Tempo di gioco:”La Transizione”

9 Novembre 2007

Nel calcio come tutti sappiamo esistono due fasi, quella di possesso palla e quella di non possesso palla, tra una fase e l’altra va ad inserirsi un “Tempo” di gioco, chiamato Transizione, molti colleghi lo definiscono tale altri lo definiscono come la terza fase. Volendone dare una definizione, la Transizione è il lasso di tempo che intercorre per il cambio d’atteggiamento individuale e collettivo tra la fase di  possesso palla e quella di non possesso palla. In questo articolo, proporrò una seduta d’allenamento “campione” per l’addestramento di questo “Tempo” di gioco, vedremo  quali metodi utilizzare, che tipo d’esercitazioni  proporre ma soprattutto la progressione didattica da adottare. La difficoltà per l’allenatore deriva nel riuscire a preparare mentalmente i propri giocatori. Essi infatti devono cambiare “orientamento” mentale in frazioni di secondo, passare da un pensiero offensivo a quello difensivo e viceversa. Il tempo che si ha a disposizione è molto ridotto ed è proprio da ciò che nascono le difficoltà  nell’allenare una situazione di gioco così particolare. L’addestramento quindi deve essere proposto con esercitazioni individuali(semplici) a quelle collettive ( complesse), con la consapevolezza, da parte dell’allenatore, che la natura delle proposte debbano avere obiettivi tecnici,tattici,fisico-atletico ma soprattutto MENTALI.

      Il Riscaldamento:

In uno spazio di 40x30mt si affrontano in una partita di pallamano 3 squadre contraddistinte da altrettanti colori diversi, inizialmente due squadre, quella gialla e quella rossa, giocano insieme, mentre quella blu cerca di intercettarne i passaggi o entrare in possesso della sfera, in ogni caso quando i blu entreranno in possesso della sfera passeranno da una fase di non possesso palla a quella di possesso insieme alla squadra che non è stata intercettata e così di seguito. La regola è che le due squadre che riescono ad effettuare 10 passaggi consecutivi conquistano un punto.

Variante 1: dare delle progressioni x la trasmissione della sfera, le squadre in possesso palla non possono passare la sfera ad un compagno dello stesso colore.

Variante 2: passare dalla pallamano a gesti combinati per la trasmissione della sfera, cioè mani/testa, mani/coscia, mani/piedi calciando al volo, mani/piedi calciando di contro balzo, mani/piedi calciando con palla a terra fino ad arrivare a giocare solo con i piedi, anche qui possiamo sbizzarrirci: la trasmissione della palla deve essere effettuata solo di Dx o Sx, con un tocco in sostegno e uno in appoggio, solo d’interno o solo d’esterno, ecc.

Parte atletica:

Lavoriamo sulla resistenza alla velocità:

i giocatori,  a gruppi di tre, lavorano su uno spazio iniziale di 10mt, ad un capo del percorso si sistemano due giocatori con una palla e uno senza palla dall’altro lato, al segnale il giocatore in fase di possesso palla deve condurre, ad un velocità sub-massimale, la sfera fino all’altro capo del percorso dove è posizionato l’altro compagno pronto ad eseguire il percorso inverso conducendo la sfera all’altro compagno rimasto fermo nella postazione iniziale e così di seguito, ogni giocatore deve effettuare 8 ripetute sui 10 mt, il recupero tra una ripetuta e l’altra deve essere incompleto quindi 10 – 12 sec. Una volta effettuate le 8 ripetute ciascuno, c’è un tempo di recupero di 40-45 sec, poi  s’allunga il percorso da 10 a 20mt e si riparte con lo stesso tema di prima, recuperi incompleti tra una ripetizione e l’altra, 20-25 sec, con recupero finale di 75-80sec, per poi passare da 20 a 30 metri, recupero tra le ripetute 25-30 secondi sempre per 8 volte. Recupero finale di 85-90 secondi, da qui si riparte 8 x 30mt – 8 x 20mt – 8 x 10mt. Il lavoro può essere proposto anche tracciando dei percorsi che inducano i ragazzi a continui cambi di direzione. 

Lavoro analitico:

Si passa all’addestramento della tecnica individuale, qui vedremo come si può allenare attraverso la transizione.

Si creano più stazioni, ad ogni stazione vanno a posizionarsi 6 giocatori, 3, con un pallone ciascuno, vanno a posizionarsi alla destra di una porticina di 1mt per 50cm, mentre gli altri 3 vanno a posizionarsi frontalmente alla porticina  una distanza di tre metri,  al segnale ogni gruppo lavorerà nello stesso modo, cioè, i ragazzi in possesso palla trasmettono la sfera a quelli posti frontalmente alla porta, quest’ultimi devono piazzare la sfera nella porticina, effettuato il tocco vanno a posizionarsi nella fila opposta a quella occupata in precedenza e così di seguito, una volta effettuati una quindicina di tocchi a testa si cambia lato di trasmissione della sfera. Sfruttando questo ci possiamo sbizzarrire su come colpire la palla, d’interno, d’esterno, al volo, drop, di testa in tuffo a mezza altezza o con stacco da terra, qui sta all’allenatore decidere su cosa lavorare in base alle carenze tecniche da migliorare. Ma quello che ci interessa e che attraverso quest’esercitazione abituiamo i ragazzi a passare da una fase all’altra, da quella in cui sono in possesso della sfera  a quella di non possesso.  

Lavoro situazionale:

Sfruttando il tema precedente, allungando le distanze tra quelli in possesso palla e quelli in non possesso, lavoriamo sulla tattica individuale inizialmente per poi passare a quella collettiva utilizzando la Transizione, il giocatore in possesso palla effettua un lancio a parabola sul compagno posto a 20-25mt dal lato opposto, una volta entrato in possesso va ad affrontare il compagno che inizialmente ha effettuato il passaggio, a questa azione si da un tempo per segnare 10-15 secondi, se il portatore palla perde il dominio della sfera da attaccante diventa difensore e il difensore viceversa, il tutto sempre  nei 10-15 secondi e così di seguito. Questo tipo d’addestramento può essere proposto in tanti altri modi, con 1>1 frontale, 1>1 laterale, 1>1 ad inseguimento, per poi passare a 2>2, 3>3, 4>4. In quest’esercitazione, oltre ad allenare i ragazzi a cambi di situazioni continui, lavoriamo sui principi di tecnica applicata e di tattica collettiva e i loro successivi sviluppi sia in fase di possesso che in fase di non possesso. 

Partita a tema:

Sulla base del lavoro precedente, i ragazzi effettuano una partita a metà campo con una porta, inizialmente una squadra farà da difensori  mentre l’altra da attaccanti, per cambiare questa situazione , la squadra in possesso palla dovrà conquistare  la sfera e superare una linea di meta posta alle spalle della squadra avversaria, a questo punto gli attaccanti dovranno organizzarsi per la riconquista e i difensori cercare di organizzare delle trame di gioco per andare a rete.

In questa seduta “ campione” abbiamo visto come si può allenare la transizione senza tralasciare gli aspetti che influenzano la prestazione del giocatore. Le esercitazioni proposte sono semplici e alla portata di qualsiasi squadra, sta all’allenatore proporle nel modo adeguato in base al materiale umano in suo possesso.

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