Difesa sull’uomo e difesa sulla palla

17 Maggio 2018

L’interpretazione della fase difensiva è uno degli elementi principali che definisce il modello di gioco di una squadra, rappresentativa delle linee guida dettate da un allenatore. E ognuno di noi mister ha la propria filosofia e il proprio pensiero!

Diventa quindi impossibile giudicare un errore a prescindere.

Nel senso…cosa succede se ho preso goal per una mancanza di marcatura in area di rigore?

In questo caso di chi è l’errore? Siamo sicuri che la squadra non si sia comportata in linea con le indicazioni difensive dettate dal proprio allenatore?

La pensate come me?

Le prime righe di questo articolo mi sono servite per argomentare il quesito di oggi che ruota sull’analisi di due delle principali modalità con le quali si può difendere.

Difendiamo sull’uomo oppure difendiamo sulla palla?

Entrambe sono a mio avviso correnti di visione “produttive” e sicuramente l’analisi delle caratteristiche dei giocatori a disposizione potrebbe rappresentare una buona base iniziale per dare una risposta.

Racconterò oggi le principali caratteristiche di un modo e dell’altro cercando di schematizzarne le principali situazioni reali che potrebbero verificarsi in partita.

L’unica nota, doverosa, è argomentata dal fatto che le situazioni ipotizzate di seguito non sono le uniche associate ad entrambi gli scenari (le chiamerò per questo “ipotesi”).

Difesa sull’uomo

Ipotesi presupposto di base: i miei difensori “marcano” sempre d’anticipo prendendo posizione su linee esterne.

Principi tattici:

  • superiorità numerica in fase difensiva in modo tale che si possano incentivare i duelli (1 vs 1) costanti.

Superiortà numerica in zona centrale

  • il movimento sul corto viene seguito dai difensori

Movimento sul corto seguito

  • ricerca continua dell’anticipo facendo leva sulla superiorità numerica difensiva

Ricerca anticipo

  • con palla laterale un difensore ricerca la palla coprendo il primo palo, gli altri marcano

Difesa a uomo - scivolamenti laterali

Difesa sulla palla

Ipotesi presupposto di base: la linea difensiva si muove di “reparto”, dando maggiore valore alla copertura della profondità

Principi tattici:

  • La linea difensiva adegua il suo movimento (elastico difensivo) lavorando sulla palla coperta / scoperta e sulla postura del possessore di palla (può calciare lungo o meno)
  • il movimento sul corto non viene gestito come priorità (prima stiamo attenti all’attacco della profondità)
  • Il riferimento dei 20-25 mt viene dato come punto di alert, dal quale un difensore centrale è obbligato ad uscire per attaccare la palla
  • Scivolamenti laterali oltre i 25 metri: movimento aggressivo dell’esterno basso e reparto difensivo con una linea di copertura
  • Scivolamenti laterali nei 25 metri: movimento aggressivo dell’esterno basso e difensori restanti che scappano a copertura della porta (si distribuiscono all’interno del segmento di porta)
  • Quando un avversario raggiunge il bordo del campo, oltre allo scivolamento laterale, i tre difensori effettuano una “diagonale negativa” a difesa della porta.
  • Gestione del rimorchio: in caso di rimorchio “corto” la linea non adegua il suo movimento. In caso di rimorchio “lungo” collettivamente la linea esegue un breve elastico difensivo in avanti per poi, con le giuste posture, essere pronta a coprire la profondità.

Interessante per approfondire l’argomento, l’articolo di Mister Ardone “Orientamento sulla palla – Esercitazioni per la linea difensiva“, all’interno del quale vengono proposte esercitazioni di tipo analitico volte a trasferire questi concetti e a perfezionare i meccanismi collettivi (aspetto determinante per attuare questa modalità di interpretazione del reparto).

E se dovessi allenare la difesa sull’uomo descritta di sopra?

Bhè naturalmente mi soffermerei su lavori globali, ove la situazione di gioco “reale”, è il principale protagonista.

Vi propongo una interessante proposta che nel passato ho avuto modo di provare con i miei ragazzi.

Esercitazione dall’1 vs 1 al 4 vs 4

Dal 1 contro 1 al 4 contro 4 fase 1

Si parte con una situazione di 1 contro 1 (rossi contro celesti)

Dal 1 contro 1 al 4 contro 4 fase 2

Una volta conclusa l’azione l’allenatore chiama un giocatore celeste (numero sequenziale ma come variante potremmo chiamare all’interno del campo numeri casuali).

Si sviluppa un 2 vs 1 (celesti attaccano, rossi difendono)

Dal 1 contro 1 al 4 contro 4 fase 3

Da questo momento la sequenza da seguire per arrivare al 4 vs 4 finale è:

  • 2 celesti contro 2 rossi –> attaccano i giocatori rossi

Dal 1 contro 1 al 4 contro 4 fase 4

  • 2 celesti contro 3 rossi –> attaccano i giocatori celesti
  • 3 celesti contro 3 rossi –> attaccano i giocatori rossi
  • 3 celesti contro 4 rossi –> attaccano i giocatori celesti
  • 4 celesti contro 4 rossi –> attaccano i giocatori rossi

La palla è sempre messa in gioco dall’allenatore una volta chiamato il giocatore ad entrare nel campo.

La proposta, in base alla durata di ogni singola sezione e alla grandezza del campo, è molto allenante.

Come possiamo vedere la squadra rossa si trova spesso a dover “risolvere situazioni di gestione difensiva in superiorità numerica“, facendo fede all’ipotesi tattica descritta di sopra. La bravura di noi allenatori è incentivare i comportamenti e le letture secondo questi principi di gioco.

In questo caso marcatura, marcatura e marcatura 🙂

Spero possiate trovare utile anche questo articolo.

E tu mster, come ti difendi? Vi aspetto nei commenti di sotto!

Ciao

Andrea

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