Il Pressing – Cos’è e come allenarlo

24 Giugno 2018
Attivazione tecnica per il pressing

Il calcio è uno sport collettivo ma che necessita di abilità e scelte di un singolo, che vanno ad incidere sull’atteggiamento di reparto prima, e di squadra poi.

SINGOLO-REPARTO-SQUADRA, è il percorso naturale che troviamo nel calcio, e a mio parere il pressing, inteso come tattica collettiva in fase di non possesso, appare una buona traduzione di questo concetto.

In base alla porzione di campo dove diamo corso a questa strategia abbiamo:

PRESSING MEDIO
Pressing Medio

PRESSING BASSO

Pressing Basso
PRESSING ALTO
Pressing Alto

Principi generali del Pressing

Indipendentemente dalla scelta del dove applicare il pressing, tutte valide, nessuna perfetta, ognuna con i pro e i contro, l’obiettivo di oggi è confrontarci sui concetti essenziali per applicare la tattica del pressing, per poi lasciarvi una idea per cercare di allenare i principi di gioco sottostanti tale strategia.

Iniziamo con il sostenere che insegnare alla propria squadra il pressing non è semplice soprattutto perché prevede una buona dose di convincimento, per far capire ai giocatori l’importanza di un atteggiamento propositivo e non attendista in fase di non possesso.

Queste difficoltà si possono incontrare perché a mio avviso, spesso noi tecnici, ci limitiamo ad insegnare la copertura della porta e poco ci preoccupiamo di esercitare l’attacco alla palla per conquistarla.

Provate a mettere un pallone a poca distanza da un bambino (appena impara a camminare).

La prima cosa che farà, correrà incontro ad essa “attaccandola”.

L’essere umano nasce per attaccare, quindi pur rispettando i propri “credo”, cerchiamo di non soffocare ciò che madre natura ci ha donato alla nascita.

 

Concetti Chiave del Pressing

Sulla logica di quanto appena esposto, ho provato ad ideare/modificare esercizi da poter applicare in una seduta tipica di un micro-ciclo settimanale con obbiettivo principale, quello del PRESSING.

Se alleno il pressing, ci sarà una fase di possesso che diventa antagonista, e quindi indirettamente sto allenando anche “Come uscire dal pressing”, migliorando il mantenimento del pallone e la tecnica nel situazionale pressing.

Molte le varianti che poi ogni allenatore può dare in linea con i principi di gioco scelti, nella gestione delle diverse fasi (POSSESSO – NON POSSESSO – TRANSIZIONI).

struttura della seduta

Esercizi specifici per il pressing – Proposta numero 1

Pressing - attivazione tecnica

Descrizione:

Nell’attivazione andiamo a lavorare come obiettivo principale sull’intercetto e sul marco e copro, dove si focalizza l’attenzione ai tempi di intervento e alle posture.

Per contro si lavora sullo smarcamento e mantenimento del possesso.

Si prepara il campo come da figura; con la creazione di 4 quadrati disposti tali da poter permettere all’allenatore di stare al centro e seguire tutti.

Quadrato 1: all’interno si lavora sul marco e copro; all’esterno i 4 fanno possesso con l’obiettivo di cercare il filtrante tra i due difendenti; ogni 8 passaggi è un punto ed ogni filtrante vale 2 punti; vince la coppia che prende meno punti.

Quadrato 2: all’interno si lavora sull’intercetto; all’esterno c’è possesso con l’obiettivo di trasmettere solo tra le porticine; ogni passaggio che passa tra le porticine blu vale 2 punti, ogni 10 passaggi consecutivi invece 1 punto; vince il giocatore che nell’intercetto prende meno punti.

Quadrato 3 e 4: all’interno si lavora sull’intercetto; all’esterno sul possesso dove chi non riceve palla deve smarcarsi (caso quadrato 3) oppure cercare il cambio di posizione con il compagno (quadrato 4); ogni 10 passaggi consecutivi si fa 1 punto, e vince chi nell’intercetto prende meno punti.

Categoria: Adatte per una prima squadra sicuramente, ma anche per categorie agonistiche del settore giovanile.

Spazi di gioco e durata: Gli spazi, il tempo di esecuzione, il tempo di recupero e il numero di serie, possono essere gestiti in base alla capacità condizionale che si sceglie di allenare nella specifica seduta.

Materiale necessario: Casacche + cinesini + palloni + porticine.

Esercizi specifici per il pressing – Proposta numero 2

Esercizio per il pressing

Descrizione:

Con l’ausilio di un collaboratore, la squadra lavora su diverse stazioni per fare in modo che nessun giocatore resti mai fermo e per ridurre al minimo i tempi morti; trattasi di 4 vs 1 e 4 vs 2

Posizionati a Rombo, chi è in superiorità numerica, fa possesso palla con le seguenti regole:

1) Trasmissione sempre rasoterra.

2) Una volta trasmesso palla al compagno, obbligo di muoversi cercando di scambiarsi posizione con un altro compagno (che non deve essere quello a cui si trasmette palla).

3) Dare sempre al possessore di palla le 3 soluzioni di passaggio, di cui una in profondità e due su appoggi laterali.

Esercitazione per il pressing

I giocatori in inferiorità numerica devono lavorare sull’intercetto e sul marco e copro.

Esercizi specifici per il pressing – Proposta numero 3

Esercizio 7vs6 pressing

DESCRIZIONE:

Si prepara un’area di lavoro come da disegno: 7 vs 6.

Si comincia con il portiere che mette in gioco per la squadra rossa, con lo sviluppo di un 7 (di cui un portiere) vs 6 blu.

Rossi con 4 difensori e 2 centrocampisti.

Blu con 4 centrocampisti e 2 attaccanti.

I rossi devono cercare la zona meta, o in conduzione oppure con trasmissione e ricezione di un compagno che si inserisce sempre in zona meta; i blu, invece, devono andare in continua pressione, ed organizzare un pressing ultra-offensivo per recuperare palla e segnare nella porta.

REGOLE:

1) I terzini rossi potranno oltrepassare la linea di metà campo.

2) chi gioca nelle 2 zone centrali e quindi i due difensori centrali e i centrocampisti centrali, non potranno uscire dalle proprie zone di competenza.

3) l’esterno di centrocampo blu non potrà attaccare il terzino rosso e dovrà quindi rimanere nel suo settore di competenza prima che la palla non viene giocata al terzino rosso.

Non appena parte il passaggio verso il terzino, l’esterno blu allora può alzarsi in pressione.

4) i giocatori non possono uscire dai loro rispettivi settori, tranne le punte che possono raddoppiare sui terzini avversari, uscendo quindi dalla zona centrale per andare sulle corsie laterali.

VARIANTI:

1) Permettere alle punte di scendere per raddoppiare sui centrocampisti rossi.

2) Punteggio per i rossi al raggiungimento di 10 passaggi.

3) Max di passaggi (3/4) per concludere in porta dopo la riconquista della palla da parte dei blu.

NOTE:

1) Cambiare i posizionamenti dei giocatori funzionali al nostro sistema di gioco e a quello di un nostro avversario.

2) Bisogna insegnare alla squadra la lettura delle soluzioni di difficoltà per la difesa, e capire il momento di incrementare il pressing e conquistare palla; esempio un passaggio lento, una palla corte o a mezza altezza, un controllo difettoso, palla indirizzata esterna verso i terzini.

 

Esercizi specifici per il pressing – Proposta numero 4

partita finale 10vs6 per il pressing

DESCRIZIONE: Si prepara un’area di lavoro come da disegno: 10 vs 6.

Si comincia con il portiere che mette in gioco per la squadra blu, con lo sviluppo di un 8 (di cui un portiere) vs 6 rossi.

I blu devono consolidare il possesso del pallone e cercare di servire i due attaccanti, (che non partecipano alla fase di possesso) dietro le porticine/cancelli –i rossi invece tramite un azione di pressing, devono cercare di conquistare palla in zona alta e cercare la conclusione in porta.

Quando i rossi conquistano palla, i 3 centrocampisti blu non partecipano alla fase difensiva creando così un 6vs5 (4+portiere).

Varianti:

1) permettere ad una delle 2 punte blu di entrare in azione e di conseguenza muoversi sul corto con l’altra che resterà sul lungo per ricevere dietro una porticina.

2) numero di tocchi.

3) punteggio per chi fa possesso: assegnare 1 punto per ogni 20 passaggi.

4) max di passaggi (3/4) per concludere in porta dopo la riconquista della palla da parte dei rossi.

Note:

1) cambiare i posizionamenti dei giocatori funzionali al nostro sistema di gioco e a quello di un nostro avversario. Nell’esempio i blu con difesa a 4 e linea mediana a 3; i rossi con 2-3-1 offensivo.

2) bisogna insegnare alla squadra la lettura delle soluzioni di difficoltà per la difesa, e capire il momento di incrementare il pressing e conquistare la palla.

Ad esempio un passaggio lento, una palla corta o a mezza altezza, un controllo difettoso, oppure palla indirizzata esterna verso i terzini.

 

Che ne pensate mister?

Utilizzate come sempre i commenti di sotto per esprimere la vostra opinione!

Ciao Marco.

#DILETTANTEACHI

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