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Napoli vs Paris Saint Germain – Analisi tattica

Analisi tattica napoli - paris san germain

Ciao Mister, sono contento di pubblicare un mio nuovo articolo; oggi voglio affrontare con voi l’analisi tattica della partita disputata il 6 novembre 2018, tra il Napoli e il Paris Saint Germain.

Il Napoli si schiera con il classico 4-4-2, mentre il Psg scende in campo con il 3-5-2.Il Napoli ha giocato una partita con due atteggiamenti completamente diversi.

La squadra di Carlo Ancelotti, nel primo tempo è rinunciataria e si è preoccupata solamente di non rischiare di scoprirsi, tenendo le linea di centrocampo e difesa molto vicine.

Obiettivo: non concedere spazio a Di Maria e Neymar tra le linee.

Nel secondo tempo invece, gli azzurri hanno cambiato senza dubbio atteggiamento e alzato il baricentro della squadra.

Partiamo con l’analisi di inizio del match!

Analisi tattica del primo tempo tra Napoli e Psg

Il Napoli inizia la partita, con un approccio troppo rispettoso nei confronti dell’avversario e si è fatta schiacciare dagli ospiti francesi, nella propria metà campo.

Infatti nonostante gli azzurri fossero sempre in chiara superiorità numerica nella propria area di rigore, i giocatori del Psg sono riusciti comunque a concludere le loro azioni.

Motivo? La mancanza di pressione che ha lasciato spazio alle loro giocate.

Il pressing del Napoli è stato troppo basso, permettendo così al Psg di prendere campo.

In questo modo si è fatto schiacciare troppo, tanto da rendere difficile qualsiasi tipo di ripartenza, trovandosi spesso completamente nella propria metà campo, con tutti gli elementi.

Inoltre, dall’immagine che segue, possiamo vedere come il Psg, avveva tutti gli spazi e le giocate a disposizione.

Pur essendo in chiara inferiorità numerica, nella zona centrale, con il palleggio guadagna metri.

Il Napoli, nonostante fosse completamente chiuso, lasciava troppi spazi tra i reparti, permettendo così ai parigini varie soluzioni che potevano fare male in qualsiasi momento alla difesa partenopea.

La costruzione di gioco del Napoli nel primo tempo, è stata una costruzione priva di idee e di coraggio nell’attaccare gli avversari.

Infatti gli azzurri al posto di attaccare e costruire il gioco prendendo campo in avanti, spesso si rifugiavano indietro e non avendo soluzioni, cercavano il lancio lungo a trovare una delle punte.

Nel primo tempo, la squadra di casa è passata in svantaggio all’ultimo secondo di gioco, praticamente con un’azione fotocopia avvenuta nei primi minuti di gara, (prima immagine dell’articolo).

Da notare come gli azzurri, anche in quel caso, erano in piena superiorità numerica nella propria aria di rigore, concedendo però troppi spazi agli avversari e non facendo attenzione agli inserimenti in area di rigore.

Il coraggio partenopeo nel secondo tempo

Nel secondo tempo, il Napoli ha cambiato completamente atteggiamento.

Con maggiore coraggio ha iniziato ad attaccare con decisione.

Riesce nella costruzione del gioco, costringendo più volte il Psg a rientrare completamente nella propria metà campo.

Il Napoli crea moltissime occasioni e ne spreca altrettante, mancando di precisione sotto porta, e molto spesso anche nell’ultima giocata.

La squadra di Carlo Ancelotti ha ritrovato, dopo la rete subita e la pausa del primo tempo, il coraggio di giocarsi la partita a viso aperto.

La costruzione del gioco dal basso è decisa e punta ad attaccare subito la prossima zona avversaria.

Il pressing è alto, costringendo così la squadra ospite ad effettuare frequenti lanci lunghi, per saltare la prima linea di pressione.

Possiamo notare nell’azione che porta al rigore in favore del Napoli, il taglio di Callejon tra il centrale difensivo ed il terzino del Psg, costante frequente nelle azioni del Napoli, con sviluppo del gioco sulla corsia opposta.

Questa soluzione nella rifinitura ha messo in grossa difficoltà in più di qualche occasione, la retroguardia parigina.

Anche dopo aver trovato la rete del pareggio, il Napoli non ha rinunciato ad attaccare e a fare il proprio gioco, stabilendosi con tanti elementi nella metà campo avversaria, attuando un pressing feroce ed organizzato.

L’atteggiamento della squadra di Ancelotti, nella seconda parte di gara ha fatto rimpiangere la troppa prudenza del primo tempo.

Nella ripresa, l’atteggiamento propositivo e il coraggio di difendere in avanti, hanno creato i presupposti, per poter più volte vincere il match.

Conclusione

Un vero peccato, che il Napoli abbia interpretato questo tipo di partita solo nel secondo tempo.

Ha dimostrato di potersela giocare a viso aperto anche contro una corazzata come quella parigina, che reputo senza dubbio una delle squadre più insidiose e complete della competizione.

Sicuramente, se il Napoli attuava questa strategia già nel corso del primo tempo, avrebbe potuto senza dubbio portare a casa i tre punti, che gli avrebbero permesso il passaggio del turno diretto agli ottavi di finale di Champions League.

Sono contento di aver condiviso con voi questo mio nuovo articolo, con la speranza che vi sia piaciuto, e che possa essere stato per voi molto interessante.

A presto,

Rocco Pagnotta.