Preparazione Precampionato Categoria Allievi (contributi)

11 Agosto 2008

Preparazione Precampionato – Linea Guida per la categoria Allievi

Inizia piano piano la stagione per le squadre partecipanti ai prossimi campionati FIGC ed in coda alle prime squadre si inizieranno ad aggregare anche i ragazzi del settore giovanile dalla Primavera via via discorrendo fino alla scuola calcio. C’è chi ha prediletto l’inizio della preparazione atletica dopo la sosta di Ferragosto (lunedi 18 Agosto per intenderci) e chi invece (la maggioranza) ha optato per un inizio più comodo (25 Agosto) dato che si avranno comunque tra le 5 e le 7 settimane per ‘preparare’ i ragazzi per affrontare al meglio l’annata calcistica 2008/2009.

La metodologia di ‘preparazione’ varia da allenatore ad allenatore, preparatore a preparatore e società a società, ma al di la di tutto il fine resta sempre lo stesso: garantire una crescita fisica, tecnica, tattica e psicologica (forse l’ordine andrebbe capovoloto per importanza) alle risorse che i vengono affidate. Buono, discreto o insufficiente che sia il gruppo che ci ritroveremo, bisognerebbe partire tutti dalla stessa base, ovvero ogni allenatore dal primo giorno avrà il dovere di mettere a disposizione di ogni singolo tutte le proprie competenze cercando di sbagliare il meno possibile almeno sui dettami del codice sportivo. Avvalersi delle esperienze altrui ed essere in continuo aggiornamento sotto qualsiasi aspetto permette di limare qualsiasi danno il più possibile e magari evitare una parte delle critiche (che comunque arriveranno).

La categoria Allievi è sempre una fascia molto delicata per la crescita del ragazzo con una difficoltà ne maggiore ne minore rispetto le altre categorie ma sicuramente deve tenere conto di fattori che sono alla base della metamorfosi fisica che nei nati 1992/1993 (per questa stagione) risulta più prorompente e netta. Lo sviluppo che accompagna i ragazzi che ci ritroveremo è particolarmente brusco e nelle attività fisiche di base qualcuno di loro potrebbe subirne qualche ripercussione che deve essere gestita in maniera equilibrata e analitica.

Proviamo a dettare qualche linea guida per quel che riguarda la prima settimana di allenamento andando ad evidenziare gli aspetti positivi e quelli da far passare in secondo piano.

– 1° settimana

Ritroviamo (oppure troviamo) i ragazzi dopo un’intera estate e credo sia di fondamentale importanza soprattutto nei settori giovanili dilettantistici non fargli perdere l’euforia delle vacanze ma a maggior ragione intensificare e cavalcare quest’onda di gioia e festosità che accompagna il ragazzo prima dell’inizio di tutte quelle attività (vedi la scuola) poco gradite.

Dunque, breve chiacchierata informale di circa 15 minuti per la presentazione dei programmi (e non degli obiettivi) per la crescita dell’intero gruppo, evitando di far parlare Presidente, vicepresidente, direttore sportivo, direttore tecnico, preparatore atletico ecc… ma magari dilazionare i vari interventi un pò per volta nell’arco di tutta la prima settimana. Quindi  iniziare l’attività motoria inserendo subito il pallone e facendo un’opera di risensibilizzazione del tocco palla con tutte le parti del piede lasciando magari a turno l’opportunità ad ogni allievo di scegliere la tipologia di esercizio da effettuare in quel determinato momento. Credo che circa 25 minuti tra tecnica individuale e mobilità articolare siano abbastanza per un primo orientamento.

Ulteriori 15′ sarebbe opportuno destinarli ad esercitazioni di tecnica a coppie o a combinazioni di 3 o 4 giocatori affiancando i ‘nuovi giocatori’ a quelli che sono i più anziani per appartenenza alla società. Sarà più facile stabilire gli equilibri per integrare ed amalgamare l’intero gruppo. Per inserire qualcosina a livello di resistenza aerobica credo sia opportuno iniziare con giochi di possesso palla, magari 5 tempi da 4 minuti, utilizzabili con 2 o 3 squadre (giocando dunque in superiorità o inferiorità) e punto valido una volta raggiunto un tot di numero di tocchi consecutivo.

I successivi 10′ minuti li utilizzerei per uno ‘scarico tattico’ ovvero (inventiva dell’allenatore) iniziare a capire il livello generale della squadra sotto il profilo tattico, magari con una partitella ombra dove si faccia gestire a giocatori diversi la fase difensiva, centrale ed offensiva. Già dal primo giorno non negherei ai ragazzi 10′ di partita libera (serve più al tecnico che ai giocatori) dove possono scegliersi il ruolo e la posizione da occupare in campo.

Per i giorni successivi credo sia opportuno inserire immediatamente  esercitazioni di potenziamento dei muscoli del tronco-addominali, dorsali e pettorali sempre tenendo ben presente le reazioni del gruppo, iniziando dunque da carichi molto bassi e aumentarli proporzionalmente alle capacità di risposta della squadra.

La settimana la chiuderei al 4°allenamento consecutivo, con riposo il 5°giorno e amichevole il giorno successivo.

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