Miglioramento della reattività nel settore  giovanile

14 Marzo 2024

Buongiorno a tutti gli amici di MisterCalcio,

oggi vorrei far presente l’importanza del miglioramento della reattività nel calcio, specialmente nel settore giovanile.

Per poter apprendere al meglio la reattività bisogna lavorare su 4 aspetti:

  • Coordinazione;
  • Mobilità;
  • Sprint;
  • Forza.

Coordinazione:

Tra le esercitazioni più semplici da fare ci sono le andature e la scaletta.

Sinceramente sconsiglio le andature almeno inizialmente, visto che sono complesse da far effettuare, a meno che l’atleta, in questo caso i ragazzi in questione, hanno la capacità di una buona corsa basale.

Dipende quindi dal gruppo che un mister ha a disposizione poiché le andature se non eseguiste bene potrebbero portare ad infortuni; quindi, opterei per la scaletta che è più semplice.

Quando decidi di lavorarci, dedicare almeno 5-10’, facendo 2-3 ripetizioni per ogni  esercizio.

Quello che è importante, è seguire una progressione di esercizi che va dal facile al difficile; se serve, è possibile ripetere un determinato movimento anche per 2-3 allenamenti fino a quando viene eseguito correttamente.

PS. La scaletta diventa comunque allenante se si alza continuamente l’asticella della difficoltà; ripetere un movimento che sanno già fare bene, non è più allenante per la coordinazione.

Mobilità:

È di fondamentale importanza perché permette di ampliare la lunghezza del passo sfruttando al meglio la potenza muscolare. La mobilità articolare è la capacità che permette al corpo di eseguire movimenti di grande ampiezza con armonia e scioltezza. Essa è determinata non solo da fattori condizionali e coordinativi, ma anche dalla struttura anatomica, articolare e muscolare, per questo definita in modo più specifico flessibilità.

La mobilità articolare è fondamentale per la igiene delle nostre articolazioni. Va lavorata per migliorare i movimenti, essere consapevoli del nostro corpo e nel riscaldamento per attivare con cura ogni segmento.

Sprint:

Sono gli esercizi più utili per migliorare la tecnica di corsa e prevenire gli infortuni; è da prestare attenzione nell’aumentare con estrema gradualità il carico di lavoro, altrimenti si corre il rischio di incrementare la possibilità di infortunio.

I benefici sono certi ed evidenti, ma servono comunque 2-3 mesi di tempo, facendoli 1 volta a settimana, nell’allenamento centrale della settimana.

Il recupero tra uno sprint e l’altro dovrebbe essere di circa 1’

Buon esempio di lavoro:

5 x 15m con partenza pancia a terra

5 x 20m con partenza pancia a terra

4 x 25m con partenza in piedi

4 x 30m con partenza in piedi

4 x 30m con partenza in piedi

4 x 35m con partenza in piedi

4 x 35m con partenza in piedi

4 x 40m con partenza in piedi

4 x 40m con partenza in piedi

4 x 40m con partenza in piedi + [1-2 x 15m partenza a terra l’ultimo allenamento settimanale]

Puoi valutare se passare a 5 x 40m nel caso in cui tu percepisca che possano farcela senza incrementare il rischio di infortuni

Intensità: quelli con partenza “pancia a terra” vanno fatti ad intensità massimale, mentre quelli con “partenza in piedi” al 90-95% del massimale.

In ogni modo l’accelerazione iniziale deve essere massimale in maniera tale da arrivare il prima possibile alla velocità desiderata (90-95% del massimale) che deve essere mantenuta fino in fondo.

Affinché l’intensità sia sufficiente, consiglio di farla 3 giocatori alla volta.

Esempio di lavoro settimanale:

I° allenamento: Mobilità, Coordinazione, Forza.

II° allenamento: Mobilità, Sprint, Coordinazione, Forza.

III° Allenamento: Mobilità, Coordinazione.

Forza:

Nel calcio gli allenamenti di forza più efficaci sono tanti (di sicuro nei prossimi articoli ne citerò tantissimi, essendo la mia materia) ma oggi voglio dare importanza ai cambi di direzione.

Sono sempre utili, ma in particolar modo per ridurre il rischio infortuni e  migliorare l’accelerazione.

Questi sono alcuni esempi che possono essere eseguiti come protocolli di lavoro.

Rappresentazione grafica

Solitamente i segmenti sono di 4-7m, ed il recupero tra ogni ripetizione deve essere di circa 1’- 1’30”.

Il numero di ripetizioni dipende dall’impatto allenante che si vuole dare; si va da un minimo di 5-6 (ad esempio 2 esercizi da 3 ripetizioni) ad un massimo di 10-12.

Sono da fare al massimo una volta a settimana; se i ragazzi hanno già una buona accelerazione, si possono fare una volta ogni 14.

Consiglio espressamente di farla in tutti gli allenamenti.

Conclusione:

Eccoci al termine di questo mio articolo, spero vi sia piaciuto.

Sono dell’idea che nel settore giovanile è importantissimo andare a correggere in maniera forte tutti gli aspetti che possono migliorare il giocatore individualmente sia a livello tecnico tattico che a livello fisico.

Fammi sapere cosa ne pensi e se l’articolo è di tuo gradimento.

Un saluto, Luca Rufini.

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