Pianificare il Successo: L’importanza di definire obiettivi chiari e realizzabili

Ciao a tutti gli amici di MisterCalcio.com, sono molto felice di condividere con voi il mio secondo articolo sul Coaching.

Ci tengo a ringraziare pubblicamente le tante persone che hanno chiesto informazioni e con le quali ho avuto modo di confrontarmi.

In particolar modo, nell’articolo di oggi andremo ad approfondire la strada da seguire per definire obiettivi che siano ambiziosi ma allo stesso tempo realizzabili.

Introduzione:

Ti sei mai accorto che quando sei impegnato in un’attività caratterizzata da obiettivi precisi che sia in ambito lavorativo, sportivo o di altro genere, la tua prestazione migliora naturalmente?

Il motivo è semplice, avere un obiettivo ci dà modo di osservare, monitorare, valutare e adattare il nostro comportamento in funzione del suo raggiungimento, attivando un vero e proprio meccanismo di autoregolazione che influenza i nostri livelli di motivazione. Sia nell’ambito professionale che nella sfera privata, imparare a definire obiettivi efficaci significa definire ciò che si vuole ottenere in un modo tale da massimizzare le nostre probabilità di successo e la nostra voglia di agire.

Di seguito nella tabella trovi il significato dell’acronimo SMART nella sua versione “italianizzata” più diffusa.

Quali sono i 5 principi degli obiettivi SMART?

[S] Specifico (definito, chiaro, concreto).

La chiarezza e la concretezza sono fondamentali nella definizione degli obiettivi personali, poiché è attraverso la specificità e l’inclusione di tutti gli elementi rilevanti che si rende possibile tradurre l’aspirazione al miglioramento in azioni concrete. Il mio obiettivo specifico deve rispondere a queste domande.

● Cosa voglio ottenere?
● È sufficientemente chiaro?
● Come posso renderlo più concreto?

[M] Misurabile (misurato, monitorato).

Deve essere facile capire quando l’obiettivo è stato raggiunto e/o quanto manca al suo conseguimento, così da poter monitorare i progressi fatti e calibrare uno o più aspetti dell’obiettivo e capire se la direzione intrapresa o la velocità di marcia sono compatibili o meno col suo raggiungimento. Ecco le domande da porci nel capire se il nostro obiettivo è misurabile.

● Come saprò di aver raggiunto l’obiettivo?
● Come farò a capire quanto manca alla meta?
● In che modo posso monitorare i miei progressi?

[A] Attuabile (realistico, raggiungibile).

La difficoltà degli obiettivi deve essere attentamente bilanciata in relazione alle caratteristiche individuali o di gruppo. Un livello di aspirazione e sfida adeguato è essenziale; obiettivi troppo modesti possono limitare la creatività e la motivazione, mentre quelli eccessivamente ambiziosi rischiano di ostacolare l’azione, generando frustrazione e demotivazione. Inoltre, la riuscita è favorita quando il soggetto ha un controllo diretto sull’obiettivo, pertanto, è consigliabile formulare obiettivi attuabili in prima persona, riducendo al minimo fattori esterni o condizioni che sfuggono al suo controllo.

● Questo obiettivo è realistico considerati i miei punti di forza?
● E considerati i miei punti di debolezza?
● E tenendo conto delle risorse personali a disposizione?
● Quanto è davvero sotto il mio controllo?
● Come posso renderlo maggiormente sotto il mio controllo?

[R] Rilevante (importante, coerente, stimolante).

Se un obiettivo non è realistico non c’è speranza, ma se non è stimolante non ci sarà motivazione. Un obiettivo deve quindi possedere rilevanza, intesa come importanza funzionale, per i risultati che si vogliono ottenere, ed emotività, per la persona stessa in termini di felicità e autorealizzazione. Da questo punto di vista, è importante che l’obiettivo sia formulato in termini positivi: per muoverci abbiamo bisogno di conoscere la meta, non dove non vogliamo andare. E’ corretto rispondere a queste domande:

● È davvero importante per me questo obiettivo?
● Ne vale la pena?
● Quale grado di priorità possiede questo obiettivo rispetto ad altri possibili?
● Quanto il suo raggiungimento può incidere effettivamente sul mio benessere o su quello della mia squadra?
● Questo obiettivo è coerente con la mia identità e i miei valori o con quelli della mia squadra?
● Quanto sono disposto ad investire (energie, tempo, denaro) per raggiungerlo?

[T] Temporale (definito nelle tempistiche).

Un obiettivo non può essere considerato tale senza l’indicazione di una data di scadenza. Preso atto di ciò, è fondamentale concedersi il tempo necessario per raggiungerlo, sarebbe sbagliato pensare di raggiungere obiettivi ambiziosi in tempi ristrettissimi.
D’altra parte, occorre definire una scadenza oltre la quale non andare per non rischiare di cadere nella procrastinazione. In situazioni in cui un obiettivo risulta particolarmente ambizioso o complesso e richiede un periodo prolungato, potrebbe essere consigliabile suddividerlo in diversi sotto-obiettivi intermedi. Questi possono essere aggiunti nel breve e/o medio termine, consentendo una gestione più efficace e la valutazione del progresso nel corso del tempo. Seguono delle domande per definire le tempistiche dell’obiettivo.

● Entro quando voglio conseguire l’obiettivo?
● Di quanto tempo ho davvero bisogno per raggiungerlo?
● È possibile suddividere l’obiettivo finale in obiettivi intermedi raggiungibili nel breve e/o medio termine?

L’importanza di selezionare obiettivi appropriati:

Voglio portarti un esempio per farti capire il concetto di come strutturare un obiettivo. Immagina che il tuo obiettivo iniziale sia semplicemente quello di rimetterti in salute. Innanzitutto, bisogna chiedersi che cosa significhi l’espressione “diventare più sano”. Significa fare più esercizio fisico? Dimagrire seguendo una dieta equilibrata? Entrambi? Se hai deciso di dimagrire, bisogna capire di quanto, in modo tale che l’obiettivo sia misurabile e monitorabile. Quanto peso vuoi perdere? 5 kg o 10 kg? Quante volte puoi fare attività fisica? 1/2/3 volte a settimana?

Avrai sempre il tempo di ricalibrare questo aspetto dell’obiettivo (così come la scadenza), semplicemente monitorando i tuoi progressi (ad esempio i chili persi alla fine di ogni mese). Di quanto tempo hai bisogno per perderli? 6 mesi? Definisci una scadenza, facendo in modo che l’obiettivo sia realistico considerati punti di forza e di debolezza, risorse a disposizione e livelli attuali di motivazione. Per concludere, fai una verifica finale. Guarda l’obiettivo: è coerente col tuo progetto di vita? Ne vale davvero la pena? Se la risposta è sì, allora è arrivato il momento di mettersi al lavoro.

Esempio di un obiettivo:

Ecco dunque un obiettivo efficace, costruito con il metodo SMART: “Voglio perdere 10 chili in 6 mesi, seguendo una dieta più equilibrata ed andando in palestra almeno 3 volte a settimana”. Nel caso di obiettivi particolarmente ambiziosi o complessi, oppure quando non riusciamo proprio a metterci in moto, il consiglio è quello di farsi affiancare da un coach professionista certificato.

Nello sport, gli obiettivi SMART sono essenziali per atleti, squadre e allenatori. Si tratta di obiettivi specifici, misurabili, raggiungibili, pertinenti e limitati nel tempo, che servono come tabella di marcia per il successo. Gli atleti possono avere una visione chiara di ciò che vogliono ottenere e definire i passi necessari per raggiungerli.

La misurabilità consente agli atleti di tenere traccia dei loro progressi e di valutare le loro prestazioni. Inoltre, la definizione di obiettivi raggiungibili assicura che gli atleti possano realisticamente raggiungerli, aumentando la loro motivazione e fiducia. Nel complesso, l’applicazione degli obiettivi SMART nello sport aumenta la concentrazione, la motivazione e il successo nelle imprese sportive.

Conclusione:

Eccoci qui alla fine del mio secondo articolo per MisterCalcio.com.

Se vuoi saperne di più, se vuoi conoscere come costruire un obiettivo Smart, scrivimi nei miei contatti social. Sarò ben lieto di poterti aiutare e strutturare un tuo obiettivo chiaro, definito e stimolante!

Ivan Rango