Esercitazioni posizionali: attaccare l’ultima linea avversaria

13 Gennaio 2023

Buongiorno a tutti gli amici di MisterCalcio.

Nell’appuntamento di oggi andiamo a vedere un’esercitazione che ho utilizzato nel corso delle stagioni precedenti con squadre di Giovanissimi e Allievi; la proposta è inoltre rivolta a tutta l’attività agonistica.

È un mezzo operativo che ho utilizzato spesso in momenti diversi della stagione, a seconda anche delle criticità evidenziate nel corso delle gare giocate. Mi è capitato di proporlo con un gruppo U15 nella prima parte di stagione, al fine di riprendere principi e obiettivi già affrontati nel corso della stagione precedente, oppure con squadre che avevano particolari difficoltà a leggere la possibilità di attaccare l’ultima linea avversaria.

Infatti, alcuni obiettivi potranno anche leggermente variare, ma il macro-obiettivo riguarda il macro-principio della penetrazione e della verticalizzazione.

Sviluppo esercitazione:

Rappresentazione grafica dell’esercitazione

Si tratta infatti di un possesso posizionale sviluppato a numeri ridotti e che solitamente inserisco, nei mesi meno freddi, nella fase d’attivazione della seduta (ognuno di voi però, a seconda della categoria con cui opera, potrà utilizzarlo quando più lo ritiene corretto).  

Il numero di giocatori coinvolti va da un minimo di 9 fino a numeri ben maggiori; potremmo anche dire che sarà possibile sviluppare la proposta anche a pieno organico.

Il campo di gioco, di dimensioni variabili a seconda principalmente della qualità degli interpreti (maggiore sarà la qualità e minori potranno essere le dimensioni), viene diviso orizzontalmente in due settori, più una zona di meta di circa 6-8 metri e delimitata da un paio di sagome e coni.

Vengono predisposte due squadre da 4 giocatori ciascuna, schierando una situazione di 2v2 su ogni metà campo. Nel primo settore possiamo collocare difensori o centrocampisti, mentre nel secondo centrocampisti o attaccanti. I giocatori sono inizialmente zonati (vincolati alla propria zona). Un portiere ricopre il ruolo di jolly giocando a sostegno (in alternativa al portiere può essere schierato un difensore centrale).

Si gioca per ottenere 1 punto entrando in zona di meta ricevendo un passaggio nello spazio.

Regole di provocazione

  • si esce dalla metà campo difensiva in conduzione o con un passaggio direttamente in zona di meta (regola che ci serve per promuovere il trasferimento della superiorità numerica, P+2v2, oppure la ricerca di una forma di superiorità posizionale);
  • in fase di non possesso un giocatore della seconda zona può decidere di cambiare zona. In questo caso un giocatore della squadra in fase di possesso e appartenente alla stessa zona, potrà scendere nel primo settore;
  • una volta superati si potrà ripiegare in aiuto dei compagni nella seconda zona.

Obiettivi:

  • riconoscimento della condizione numerica (come si comportano gli avversari? Rimangono nella propria zona oppure ripiegano o si alzano?);
  • trasferimento della superiorità numerica dalla prima zona di costruzione;
  • corretto orientamento del corpo e percezione dell’intorno;
  • condurre per fissare o per attrarre.

Una variante è quella che si vede nell’immagine seguente.

Sviluppo esercitazione con variante:

Campo questa volta diviso sempre orizzontalmente ma in due settori di dimensioni differenti più zona di meta.

Situazione di P+2v2 in entrambe le zone più un eventuale Jolly libero di muoversi sulle due metà.

Le due squadre giocano per ricevere palla in zona di meta con palla o uomo che attraversano uno dei tre spazi rappresentati dalle sagome. C’è il fuorigioco.

Punto doppio se i difensori si inseriscono con gioco e mi muovo in avanti (i difensori non possono ricevere palla in zona d’attacco, solo in meta).

Le due proposte sono molto simili, ma in questa seconda esercitazione ho voluto porre attenzione su:

  • smarcamento di rottura (timing, palla aperta, dettare il passaggio)
  • gioco e mi muovo in avanti (chi riceve apre il controllo? ricerca degli spazi liberi)

Come dicevo, proposte e regole simili, ma obiettivi leggermente differenti.

Conclusione:

Spero questa mia esercitazione ti potrà essere d’aiuto nelle sedute di allenamento.

Continua a seguirci per leggere le prossime uscite sul nostro blog.

Un saluto, Diego Franzoso.

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