L’attacco posizionale contro una Difesa Posizionale

5 Gennaio 2024

Ciao mister,

oggi condivido con voi un argomento su cui sto leggendo molto nell’ultimo periodo e a cui personalmente presto attenzione.

Sempre più nel calcio di oggi una partita di calcio è formata da mini partite nella partita.

Ma cosa vuol dire?

I diversi atteggiamenti strategici che ogni squadra adotta e fisiologicamente la naturale evoluzione della gara stessa tendono a creare contesti o fasi diverse ben delineate e tangibili, che potremmo filtrare appunto come specifiche partite nella partita.

Immaginiamo ad esempio di affrontare una squadra che non pressa alta. In questo caso, per sviluppare il nostro gioco, non avremo certo bisogno della costruzione.

Diverso il discorso nel caso in cui gli avversari ci venissero a prendere 1vs1 a tutto campo con una pressione ultraoffensiva. È evidente come questa partita nella partita richiederebbe competenze diverse.

Per la piccola esperienza nei campionati dilettantistici, ho spesso incontrato squadre chiuse sulla mia prima costruzione, pertanto oggi ragiono insieme a voi su questa “partita nella partita”, l’ATTACCO POSIZIONALE CONTRO UNA DIFESA POSIZIONALE (o difesa organizzata).

Quali sono generalmente le principali domande che mi pongo?

Le riporto qui di seguito

Quali Posizionamenti da occupare?

Indipendentemente dal sistema di gioco iniziale, è necessario a mio avviso capire, quali posizionamenti far occupare ai giocatori nel momento della preparazione all’attacco posizionale.

Qui sotto un esempio della mia squadra resa fluida (sistema di gioco iniziale 433 contro un 433) contro un blocco difensivo basso.

Scelta di scaglionamento statico di un attacco posizionale contro una difesa posizionale

In questo caso ho optato di utilizzare 3 costruttori e ben 7 invasori. Questo perché naturalmente la premessa fa riferimento ad uno scenario dove l’attacco nasce da un contesto di palla aperta e quindi diventa fondamentale per i calciatori, riconoscere le zone e gli spazi da occupare per rompere le difese avversarie.

Avendo ipotizzato un’iniziale leggera pressione esclusivamente dell’attaccante avversario, ho contrapposto invasori in ampiezza e in rifinitura. Fondamentale il ruolo dei fissatori della profondità che per quanto possibile, proveranno comunque ad allungare le distanze tra i reparti.

Viene automatico il fatto che, parlare di sistemi di gioco in questo contesto, non ha molto senso. Ed è anche per questo infatti che oggi si sente sempre di più parlare di sistemi di gioco diversi nella stessa partita.

Sicuramente qualcuno di voi si starà facendo dei quesiti sulla fase di transizione. Sicuramente questa fase va allenata ma in linea generale, se sposiamo un calcio fatto di dominio, avere coraggio (da trasmettere ai propri calciatori), è un ingrediente imprescindibile per la nostra ricetta. Comunque nei prossimi articoli proveremo ad esplicitare questo argomento con maggiore cura.

Da dove preparo l’attacco?

Una volta definita la struttura infatti, il primo obiettivo è portare la palla alle linee della pressione avversaria e quindi sostanzialmente valutare da dove preparare lo sviluppo alla finalizzazione.

Gli scenari a mio avviso possono essere:

  • Dall’ampiezza
  • Dalla Rifinitura

Dall’ampiezza: qui devo capire per bene cosa voglio ottenere in relazione alle caratteristiche dei miei calciatori. Nel dettaglio.

Ho calciatori idonei agli 1contro1? Allora probabilmente dovrò cercare di isolarli e di non aumentare la densità di giocatori in quella porzione di campo. In caso contrario dovrò cercare di immaginare situazioni di traversoni, attacco diretto alla profondità o situazioni combinate.

Dalla Rifinitura: questo contesto, viste le premesse iniziali, è di difficile attuazione (seppur è quello che amo si generi), in quanto una squadra che difende con blocco basso, tendenzialmente non lascia spazi tra le linee e di conseguenza eventuali filtranti sono di difficile esecuzione. Come ipotizzato da molti colleghi allora, fungere da falsi costruttori entrando con combinazioni o entrate a muro, può diventare un metodo efficace.

Come posso allenare l’attacco posizionale contro una difesa posizionale?

Qui sotto una semplice esercitazione a 2 settori che ho utilizzato con la mia squadra di Eccellenza, facile da comprendere e comunque di buona efficacia a mio avviso.

Esercitazione 2 settori per lo sviluppo di un attacco posizionale contro una difesa posizionale

Giocatori blu che in zona 1 devono risolvere un 3vs1 oppure un 3vs2 con l’obiettivo di trasmettere palla nel settore 2 per preparare lo sviluppo dall’ampiezza o dalla rifinitura. In caso di perdita del pallone i giocatori rossi hanno 3 porticine per eseguire la transizione possibilmente nel minor tempo possibile.

Conclusione:

Sono giunto al termine di questo mio articolo.

Spero vi abbia fornito qualche spunto di riflessione. Cercheremo di trattare nei prossimi articoli altre “partite nella partita”,

Se hai qualche dubbio in merito scrivici in modo da poterci confrontare e ragionare sulle diverse dinamiche.

Un saluto, Andrea.

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