Buongiorno a tutti gli amici di MisterCalcio.
Nell’appuntamento di oggi andiamo a vedere un’esercitazione che personalmente ho portato sul campo con una squadra di Esordienti e che può essere molto valida/utile anche con tutte le categorie dell’attività agonistica (adulti compresi), adattando magari il numero di giocatori coinvolti.
Si tratta di un “possesso posizionale (giocatori che, a differenza dei più tradizionali possessi palla, sono schierati in posizione, con smarcamenti e comportamenti maggiormente specifici) con sviluppo”, ossia un’esercitazione in cui il mantenimento del possesso vuole essere finalizzato a muovere l’avversario al fine di attaccarlo dietro l’ultima linea o in ampiezza; un’esercitazione che ha pertanto un carico cognitivo piuttosto importante e che, soprattutto con la categoria Esordienti, andrà valutata in base alle capacità del proprio gruppo.
L’esercitazione negli anni l’ho utilizzata più volte, apportando sempre qualche nuova variante, come nel caso di quest’ultima. L’idea in questo caso era quella di osservare anche la capacità della coppia di laterali (alto e basso) di operare in sinergia (sia in fase di possesso che di non possesso) per creare un vantaggio nelle corsie esterne.
Sviluppo esercitazione:
Il numero di giocatori coinvolti non è ben definito; in figura si vedono due squadre composte da 8 elementi ciascuna, ma mi è capitato di proporre l’esercitazione anche con numeri maggiori o minori (l’idea di base è sempre quella di coinvolgere tutti, non escludendo mai nessuno).
Le dimensioni del campo di gioco dipendono come sempre da numerosi fattori, quali soprattutto la categoria che alleniamo e le capacità del gruppo. L’indicazione di massima è in ogni caso quella di sfruttare tutta l’ampiezza a disposizione, utilizzando circa 30-35 metri di profondità; voglio in ogni caso sottolineare che queste sono solamente indicazioni di massima, che ogni allenatore dovrà rivalutare a seconda dei punti precedenti (coi più grandi prestate attenzione anche al giorno della settimana in cui vi trovate).
Il campo di gioco viene diviso verticalmente in tre settori, coi corridoi laterali divisi a loro volta orizzontalmente in due, andando in questo modo a predisporre una doppia situazione di 1vs1 in entrambe le sotto-zone diciamo. Le squadre vengono schierate in posizione, coi restanti giocatori ad agire inizialmente nel settore centrale.
Per poter cambiare zona sarà possibile effettuare un interscambio con un compagno o effettuare un gioco e mi muovo in avanti creando di fatto iniziale superiorità numerica; il difendente di zona potrà infatti ripiegare seguendo il proprio avversario.
Si gioca per attaccare la linea di sagome avversarie (queste sono posizionate circa 10 metri dentro al campo) con un inserimento (c’è il fuorigioco) oppure per segnare nelle due porticine avversarie dopo aver mosso palla in entrambe le metà campo offensive dei corridoi laterali.
Quando la palla si muove nei corridoi laterali i centrocampisti potranno muoversi liberamente, sia in fase di possesso che di non possesso.
Obiettivo:
Il focus è sul riconoscimento di un vantaggio in profondità (compagno che si inserisce) o in ampiezza. Nel secondo caso sarà però necessario riuscire a rompere la marcatura del proprio avversario al fine di riuscire a far ricevere il pallone ai nostri laterali offensivi.
Contromovimenti e smarcamenti, interscambi per portare fuori posizione il proprio avversario al fine di favorire la ricezione di un compagno, sono alcune possibili soluzioni per generare un vantaggio nelle corsie esterne. Per quanto concerne invece la ricerca della profondità, andranno considerati molti fattori, quali ad esempio:
- La qualità della verticalizzazione (non c’è molto spazio per giocarla, quindi dovrà essere molto precisa);
- il compagno che riconosce la condizione di palla aperta;
- il compagno che si inserisce con le tempistiche corrette;
- la comunicazione tra portatore e ricevente per riuscire a giocare e ricevere sulla corsa del compagno.
Conclusione:
Eccoci alla fine di questa mia uscita per il blog, spero vi sia piaciuta e vi possa tornare utile. Continuate a seguirci per leggere i prossimi articoli.
Un saluto, Diego Franzoso