Possesso palla: uscita dalla prima costruzione con focus sulla fase di non possesso

20 Ottobre 2023

Buongiorno a tutti gli amici di MisterCalcio.

Nell’appuntamento di oggi andiamo a vedere un’esercitazione che ho utilizzato nel corso delle stagioni precedenti con squadre di Giovanissimi e Allievi; la proposta è inoltre rivolta a tutta l’attività agonistica.

A dire il vero è un mezzo operativo che da un paio d’anni ho sostituito con alcuni lavori maggiormente specifici e che pertanto preferisco; anche se devo dire che per alcune finalità rimane un’esercitazione molto valida e per questo ho scelto di condividervela.

Si tratta infatti di un possesso palla (si potrebbe catalogare anche tra i “possessi mobili”, ossia tutti quei possessi in cui il gioco viene spostato da un lato all’altro del campo con le due squadre a spostarsi per ricreare la situazione precedente) che ha una valenza condizionale decisamente elevata e, proprio per questo, decisamente allenante qualora volessimo “sacrificare un po’ di carico cognitivo in favore di quello metabolico”.

Mi spiego meglio. La proposta, come dicevo, manca di alcuni elementi che ne definiscono la specificità, quali su tutti direzionalità e giocatori che si muovono fin troppo liberamente, non rispettando ruoli o posizioni specifiche (il che comporta smarcamenti e movimenti che risultano poco specifici).

Sviluppo esercitazione:

Rappresentazione grafica

Il numero di giocatori coinvolti non è ben specificato; si può giocare dal 6vs6 fino all’11vs11, a seconda del numero di elementi a disposizione. In questa seduta avevo a disposizione due portieri (assenza del preparatore specifico) e quindi l’esercitazione li ha visti coinvolti; in assenza dei numeri uno possono tranquillamente essere rimossi.

Vengono predisposte due squadre libere di muoversi, con due elementi ciascuna che andranno a ricoprire inizialmente il ruolo di sponde (posizionate queste opposte tra loro sui lati corti del campo di gioco).

Sulla linea mediana del campo possono essere collocate alcune sagome (non necessarie ma utili).

I due portieri ricopriranno il ruolo di jolly (ripeto, non sono fondamentali) andando ad occupare la zona centrale (di circa 5-6 metri) al centro dei due rispettivi lati corti.

Collocate le sponde e i jolly, i restanti giocatori si posizionano all’interno del campo.

Le due squadre giocano per contendersi il possesso della sfera con l’obiettivo di spostare il gioco da un lato all’altro del campo (tra i due lati corti), utilizzando le proprie sponde o i Portieri.

Si gioca a tocchi liberi (sponde e portieri compresi). Con passaggio alla sponda avviene l’interscambio (chi ha giocato alla sponda esce mentre quest’ultima entra).

Le sponde potranno entrare anche in conduzione.

Dimensioni del campo:

Le dimensioni del campo di gioco sono molto importanti in quest’esercitazione e andranno valutate attentamente. Al di la delle solite valutazioni legate alla categoria che stiamo allenando, alle capacità del gruppo e al giorno della settimana in cui ci troviamo, andrà considerato anche il numero di giocatori coinvolti e il carico esterno dell’esercitazione.

Trattandosi di una proposta il cui focus riguarda finalità per lo più legate alla fase di non possesso (fase di transizione difensiva inclusa), l’intensità della proposta sarà tendenzialmente elevato. Per questo consiglio di prestare molta attenzione anche ai tempi di lavoro, di recupero e all’eventuale numero di serie.

Il FOCUS dell’esercitazione (come anticipato) l’ho voluto incentrare sulla fase di non possesso:

  • Agire/muoversi insieme, riversandosi nella metà campo in cui c’è la palla.
  • Pressare sempre la palla.
  • Marcare uomo contro uomo tutti gli appoggi più vicini, non preoccupandosi degli uomini alle spalle.
  • in transizione difensiva immediata riaggressione per impedire alla squadra avversaria di consolidare il possesso con un passaggio fuori dalla zona di contropressing.

In fase di possesso il principio è quello di attirare l’avversario in una metà campo per poi giocare alle sue spalle

Conclusione:

Eccoci al termine di questo articolo. Spero vi sia piaciuto e che vi possa tornare utile.

Continuate a seguirci sul nostro blog e sui nostri canali social per le prossime uscite!

Un saluto, Diego Franzoso.

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