Con questo breve articolo odierno, andiamo a completare il discorso avviato nel precedente articolo sulla fase di non possesso del 3-5-2, per analizzarne la fase di possesso palla.
Rimango della medesima idea espressa in passato, cioè che non esiste un sistema di gioco perfetto, il posizionamento dei giocatori in campo adattati a questo modulo o ad altri, non ti permette da solo di vincere le partite!
Contenuto
Sviluppi tattici del 3-5-2 in fase di possesso palla
Oggi vi guiderò in tutto ciò che riguarda questo sviluppo tattico dedicandoci esclusivamente alla fase di possesso.
Uno dei principi della mia idea di gioco è la costruzione dal basso e di seguito vi illustro alcune situazioni.
Nel dettaglio vi parlerò di tre sviluppi di gioco differenti:
- uscita corta in assenza di pressing;
- inizio da parte del portiere con uscita corta ma con pressing ultra – offensivo avversario;
- uscita lunga con rinvio da parte del nostro estremo difensore.
Figura 1
In questa prima immagine abbiamo il caso di una uscita corta in assenza di pressione ultra-offensiva avversaria.
Quindi le soluzioni di gioco sono molteplici e ogni giocatore non essendo pressato può controllare e pensare liberamente alla giocata successiva.
Figura 2
Nell’immagine di sopra vediamo, come nel caso di un’uscita corta dei giocatori blu, la squadra avversaria attua un pressing ultra offensivo. Questo obbliga i possessori di palla a dover effettuare nuovi movimenti e liberarsi dalle marcature per poter impostare il gioco.
Figura 3
Nella figura 3, invece, simuliamo un’uscita lunga direttamente dal rilancio dell’estremo difensore.
Possiamo vedere tutti i movimenti dei nostri giocatori e gli atteggiamenti che assumono in adeguamento alla giocata.
Contrapposizioni tattiche del 3-5-2
Una volta avviata l’azione e costruito il gioco bisogna cercare soluzioni per finalizzare e per principio la mia squadra preferisco che provi a sfruttare l’asse centrale.
Tale sistema mi permette di avere superiorità numerica già per posizionamento, attaccando la profondità.
Per semplificare il concetto vi lascio due soluzioni in contrapposizione al 4-4-2 e al 4-3-3:
- con palla nei piedi ad uno dei tre centrali di difesa contro il 4-4-2;
- con palla gestita dall’esterno di centrocampo contro un 4-3-3.
Contrapposizione tattica del modulo 3-5-2 al 4-4-2
Questo è uno dei tanti principi che ogni allenatore può attuare per definire il proprio modello di gioco.
Anche per me vale il concetto di non limitarmi all’utilizzo con le mie squadre di un solo modello nello specifico e l’aspetto importante che tengo a sottolineare è che non dobbiamo fossilizzarci sugli schemi di gioco.
Quando vengono attuati devono essere basati sempre e comunque su principi prestabiliti (in questo caso l’attacco alla profondità).
Ritengo che se siamo bravi ad allenare i principi di gioco, possiamo mettere i nostri giocatori in condizione di scegliere autonomamente la migliore soluzione.
Ad esempio come e dove smarcarsi in fase offensiva in base alla situazione creatasi in campo e gli avversari ma soprattutto la linea difensiva dovranno attuare a loro volta delle scelte.
Figura 4
In questa immagine numero 4 illustriamo quello che è una pura lavagna tattica del modulo 3-5-2 in contrapposizione al 4-4-2.
Viene indicata la modalità attraverso una soluzione di gioco per arrivare a superare la linea difensiva avversaria.
Simuliamo quindi l’azione che parte dal centrale difensivo con palla corta sul vertice basso di centrocampo che gira subito per l’esterno che va alla ricerca di una delle due punte centrali in zona palla.
L’attaccante si abbassa tra le linee e scarica per l’interno di centrocampo di parte.
Il centrocampista che è salito a rimorchio a sua volta sceglie tra le diverse soluzioni di attacco alla profondità per le due punte o anche in ampiezza per gli esterni.
Contrapposizione tattica del modulo 3-5-2 al 4-3-3
In questo altro sviluppo vediamo la contrapposizione del modulo 3-5-2 al 4-3-3.
Dal laterale sinistro ricerchiamo la punta centrale in zona palla che scarica per l’interno di centrocampo a rimorchio che a sua volta sceglie tra le tre soluzioni di attacco alla profondità.
Due dettate da entrambe le punte, quella che ha scaricato palla può utilizzare uno smarcamento “ad elle”, mentre l’altra può pensare anche al taglio.
Altra soluzione la dà il movimento dell’esterno di centrocampo opposto che attacca la linea difensiva.
Proposte di esercitazioni
Di seguito vi lascio due proposte di esercitazioni, una per principi e l’altra per schemi.
A voi la scelta sulla valenza delle stesse e sulla progressione didattica da dover applicare.
Proposta di esercitazione per principi
Categoria
Adatte per una prima squadra, ma anche per categorie agonistiche del settore giovanile.
Spazi di gioco e durata
Gli spazi, il tempo di esecuzione, il tempo di recupero e il numero di serie, possono essere gestiti in base alla capacità condizionale che si sceglie di allenare nella seduta specifica.
Materiale necessario
casacche + cinesini + palloni + porticine.
Capacità coordinative:
- equilibrio;
- differenziazione;
- orientamento spazio tempo;
- ritmo;
- reazione;
- combinazione motoria.
Capacità condizionali:
gestendo il tempo, spazio ed l’intensità possiamo andare sia sulla capacità che sulla potenza aerobica.
Capacità tecniche:
- trasmissione;
- ricezione;
- conduzione;
- controllo orientato;
- tiro;
- dribbling;
- filtrante;
- passante.
Capacità tattiche:
- smarcamento;
- intercettamento;
- marcatura;
- copertura;
- duello;
- profondità sia nel difenderla che attaccarla.
Descrizione
Si prepara un’area di lavoro come da disegno e giocatori disposti nei settori per una partita a tema 7vs5 con due jolly.
Il gioco ha inizio con il portiere che ha obbligo di cercare uno dei tre difensori rossi che trasmettono alla ricerca dei centrocampisti in zona 2.
Questi ultimi, con filtrante, devono mandare in profondità i due esterni jolly o i compagni di reparto.
L’esercitazione non prevede interruzioni quindi se il filtrante va a buon fine i jolly continuano a giocare con i rossi.
Altrimenti se i blu conquistano palla in zona 1 con la pressione delle due punte sui tre difensori possono andare direttamente alla conclusione.
Mentre se si conquista in zona 2 allora i centrocampisti blu cercano i propri attaccanti o gli esterni jolly.
Regole:
- i giocatori devono rispettare le zone di competenza (ad esempio dalla 2 non si può entrare nella 1 e viceversa);
- non viene consentito il passaggio da jolly a jolly.
Varianti:
- numero di tocchi;
- far ruotare i giocatori nei diversi ruoli;
- posizionamento tattico funzionale al proprio sistema di gioco e a quello dell’avversario; nell’esempio il sistema 3-5-2;
- i giocatori possono inserirsi senza palla dalla zona 1 alla 2 e viceversa (creando parità o superiorità numerica);
- inserisco i giocatori a difendere in zona meta (magari richiamando una difesa avversaria a quattro) ed inserisco due attaccanti rossi.
Proposta di esercitazione per schemi
Nell’immagine che segue un’esercitazione che ripropone le stesse soluzioni viste in precedenza.
I giocatori in questo caso si esercitano su queste situazioni di gioco per schemi più che per principi.
Categoria
Adatte per una prima squadra, ma anche per categorie agonistiche del settore giovanile.
Spazi di gioco e durata
Gli spazi, il tempo di esecuzione, il tempo di recupero e il numero di serie, possono essere gestiti in base alla capacità condizionale che si sceglie di allenare nella specifica seduta.
Materiale necessario
Casacche + cinesini + palloni + porticine.
Capacità coordinative:
- equilibrio;
- differenziazione;
- orientamento;
- spazio tempo;
- ritmo;
- reazione;
- combinazione motoria.
Capacità condizionali:
gestendo il tempo, spazio ed l’intensità possiamo andare sia sulla capacità che sulla potenza aerobica.
Capacità tecniche:
- trasmissione;
- ricezione;
- conduzione;
- controllo orientato;
- tiro;
- dribbling;
- filtrante e passante.
Capacità tattiche:
- smarcamento;
- intercettamento;
- marcatura;
- copertura;
- duello – schemi e soluzioni per finalizzare.
Descrizione
I giocatori blu rappresentano lo schieramento avversario e si muovono in forma passiva ruotando nell’esercitazione.
Gli altri invece sono coloro che costruiscono il gioco e finalizzano.
Si parte dal difensore centrale che cerca il mediano basso che a sua volta trasmette al terzino che si è smarcato dall’avversario.
L’esterno basso serve la punta che ha fatto il movimento incontro e scarica sull’interno di centrocampo a rimorchio che ha a disposizione diverse soluzioni:
- filtrante per la punta che si smarca ad elle;
- verticalizzazione per la punta che taglia tra i due centrali;
- filtrante per l’esterno alto che si inserisce sulla fascia;
- passante per l’inserimento del mediano di centrocampo.
L’azione deve essere sviluppata una volta a destra ed una a sinistra svolgendo i movimenti anche di difesa preventiva degli uomini opposti alla zona palla.
Varianti:
- numero massimo di tocchi (preferibile far tutto a due tocchi o anche di prima);
- schieramenti tattici (nell’esempio 3-5-2 contro 4-4-2) – rotazione nei ruoli.
Conclusione
Per concludere vorrei evidenziare che non ci sono schemi e principi prestabiliti, il calcio non è una scienza esatta.
Portiamo avanti quelle che sono le nostre idee e i nostri principi di gioco, che non è detto che siano giusti, ma “sono i nostri“.
Anche oggi, con semplicità, spero di aver trasferito buoni spunti di condivisione.
Ciao,
Marco