Struttura socio-affettiva, aiuto reciproco tra i reparti

30 Settembre 2019

Ciao Mister, quello odierno è la continuazione del precedente articolo per MisterCalcio.com, nel quale andrò a parlare della struttura socio-affettiva con aiuto reciproco, collaborazione e cooperazione tra i reparti.

Concetti di empatia e assertività

Andiamo subito a richiamare i concetti di assertività che promuove la realizzazione personale ed empatia che è un elemento complementare utile a rafforzare il legame tra i compagni.

Nel calcio dobbiamo considerare che l’empatia non è solo un concetto legato a riconoscersi e a immedesimarsi nei sentimenti o stati d’animo degli altri ma, soprattutto, riconoscere cosa gli altri stiano facendo in termini di atto motorio.

So quel che fai” non è solo il titolo del libro di Rizzolatti, scopritore dei neuroni specchio, ma significa letteralmente, riconoscere l’azione e lo scopo che un altro fa.

È come se fossimo noi stessi a farla e, cosa più importante, questa capacità di codificare l’azione sarà tanto più forte e specifica se si è capaci di fare quell’azione (concetto di expertise).

In uno studio si confrontarono ballerini di danza classica con maestri di Kapoeira e persone che non sapevano ballare.

Gli ultimi avevano difficoltà a codificare e distinguere i passi di danza dei due stili di ballo, mentre i maestri di Kapoeira riconoscevano specificatamente le mosse di Kapoeira, ma non sapevano distinguere le mosse di danza classica e viceversa.

Quindi il riconoscimento di un’azione altrui si basa su di un “linguaggio comune motorio”, cioè riconosco, grazie al sistema dei neuroni specchio, quando vivo io stesso, a livello potenziale la medesima azione che sto osservando.

Allenamenti specifici per la crescita dei giocatori

Da qui, la necessità di allenamenti aperti e specifici per far vivere al gruppo più situazioni di gioco possibili con l’obiettivo di favorire la formazione di giocatori universali (concetto di ridondanza).

In definitiva “l’asserto-motricità deve eliminare i conflitti cognitivi, mentre l’empatia quelli affettivi” (Seirul-lo).

L’empatia rafforza i legami

L’assertività e l’empatia sono abilità sociali, in quanto tali si apprendono, lasciando anche che i giocatori si auto-organizzino per vivere, sentire, sperimentare e riconoscere questi alti livelli d’interazione in allenamento come in competizione.

Centro del gioco e spazio di fase

Per garantire una crescita individuale e collettiva, diventa necessaria una progressiva consapevolezza da parte dei giocatori che nella complessità del gioco sono racchiuse circostanze di ordine e disordine immersi nelle dimensioni spazio e tempo.

In ogni istante è possibile distinguere uno spazio nei pressi della palla occupato da pochi giocatori, compagni e avversari, denominato centro del gioco e uno spazio da occupare al di fuori del centro del gioco, denominato spazio di fase.

Da questa suddivisione dinamica degli spazi in funzione dell’evolversi del gioco in fase di possesso e non possesso di palla, a livello socio-affettivo emergerà il concetto di aiuto reciproco, cioè la volontà del giocatore di rendersi utile ai compagni per risolvere una determinata situazione.

Aiuto reciproco in fase di possesso
Aiuto reciproco in fase di non possesso

A questo punto bisognerà chiarire cosa s’intende per collaborazione e per cooperazione, prendendo spunto dalle affermazioni di Buccellato che definisce i due termini riferendosi al settore pedagogico e perfettamente funzionali anche per quanto riguarda gli sport di squadra.

Ma questo argomento lo approfondiremo nella mia prossima pubblicazione.

Voglio proporvi oggi un’esercitazione molto interessante sulla fase di possesso e la fase di non possesso.

All’interno di questo esercizio troviamo la struttura socio-affettiva.

Esercitazione fase di possesso e fase di non possesso

Esercizio per allenare la struttura socio affettiva
Esercitazione per la fase di possesso e la fase di non possesso

Descrizione

Esercitazione utile per costruire un possesso palla organizzato, semplice, pulito e finalizzato alla ricerca costante della conclusione in porta.

In fase di costruzione, il possesso palla è strettamente legato alle caratteristiche tecnico-tattiche dei giocatori.

Da questo presupposto fondamentale nasce l’idea di organizzare esercitazioni che lasciano libera interpretazione ai calciatori.

La squadra in fase di possesso deve arrivare alla conclusione in porta grazie all’ausilio dei tre jolly.

Il jolly che riceve palla sulla sponda laterale, entra dentro il campo per puntare l’avversario e decidere la soluzione migliore.

La squadra in fase di non possesso deve effettuare un pressing e recuperare la sfera per poter attaccare la porta opposta grazie all’aiuto dei jolly che giocano sempre con i possessori di palla.

Si verificherà così una situazione di 7 contro 4 in fase di possesso.

Vige la regola del fuorigioco.

Conclusione

Ciao Mister, l’articolo odierno per MisterCalcio.com è terminato.

Al prossimo appuntamento che sarà la continuazione di questo tema odierno.

Ti aspetto all’interno del tuo profilo MisterCalcio.com per poter visionare tutti i miei esercizi pubblicati nel tempo e poterli copiare con molta semplicità.

Ciao,

Marco Monteleone.

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