Variabilità nelle proposte di allenamento

16 Dicembre 2019

Ciao Mister, eccomi pronto con un nuovo articolo per MisterCalcio.com, nel quale affronterò un tema legato soprattutto al mondo dei bambini ovvero l’importanza della variabilità nelle proposte di allenamento.

La variabilità va intesa come il cuore del metodo educativo per il bambino, ma purtroppo ancora oggi non ha un ruolo centrale nella preparazione dell’allenamento.

In particolare andremo a trattare punti come:

  • promuovere la variabilità per aumentare la qualità delle sedute.
  • il giusto compromesso tra metodo della ripetizione e della pratica variata.

Promuovere la variabilità per aumentare la qualità delle sedute

La variabilità della pratica è fondamentale in un’attività motoria di qualità per i bambini.

Occorre comprendere questo concetto, farlo entrare nel nostro bagaglio culturale di educatori e applicarlo all’insegnamento delle varie attività motorie.

Se si pensa di far muovere i bambini senza preoccuparsi della qualità dei movimenti e degli esercizi proposti, si lascia sfuggire gran parte del potenziale educativo del movimento.

Per sfruttarlo al massimo bisogna quindi approfondire come le esperienze motorie vengono presentate.

La diversificazione delle proposte degli esercizi può portare i bambini verso uno sviluppo sano della propria motricità.

Un esempio di variabilità può essere quello di inserire elementi provenienti da altri sport nella pratica della nostra disciplina di riferimento (il calcio).

Questo concetto si chiama multilateralità e consiste nel far praticare ai bambini un solo sport, ma utilizzando anche mezzi e contenuti di altre discipline sportive.

L’allenamento multilaterale è importante poiché al suo interno presenta la teoria del transfer di apprendimento.

Il transfer di apprendimento

Ha come obiettivo quello di facilitare l’apprendimento motorio generale del bambino.

Il transfer di apprendimento è un concetto interessante e particolare, proviamo a spiegarlo.

Un’esperienza di apprendimento passata può facilitare l’acquisizione di un apprendimento successivo, se tra l’abilità già appresa e quella ancora da imparare esistono delle somiglianze.

Ad esempio un bambino che ha imparato a lanciare la palla con due mani, con pochissime ripetizioni sarà in grado di lanciarla anche con una mano.

Questo è l’effetto del transfer di apprendimento.

Riproponiamolo ora nel mondo del calcio.

Se un bambino in un gioco di lanci ha imparato a intercettare la palla con le mani, questo gli faciliterà il successivo apprendimento dell’abilità di intercettare la palla con i piedi in una partita di calcio?

La risposta è positiva dato che queste due abilità hanno un legame molto forte.

Entrambi i gesti richiedono:

  • la capacità di forza veloce per arrivare sulla palla;
  • la capacità di reazione, di adattamento e di anticipazione mentale per arrivare nella posizione giusta al momento giusto.

Chi ha un minimo di esperienza con l’insegnamento di qualsiasi disciplina, comprende bene che la teoria del transfer ci consiglia quindi di abbandonare la pratica unilaterale e muoverci verso la multilateralità poiché, come abbiamo visto, facilita l’apprendimento motorio.

Abbiamo dunque appena potuto osservare, attraverso un esempio diretto, come la variabilità possa facilitare il compito sia al bambino che all’istruttore.

Mister ti propongo di seguito un’esercitazione con percorso motorio + master mind, una proposta utile per diversificare la seduta di allenamento.

Percorso motorio + master mind

Percorso motorio + master mind

Descrizione

Questo gioco stimola la componente ludica, ma tiene anche molto conto di elementi tecnici, coordinativi e mnemonici.

Nell’esercizio si sfidano almeno 3 squadre.

I 3 bambini che sono alla fine del percorso (uno per squadra) devono decidere una sequenza di colori con i cinesini e disporla nascosta dietro un oggetto (in questo caso ho usato un tappeto).

Chiameremo questi giocatori “giudici” per una maggiore comodità.

I ragazzi che partono dovranno svolgere il percorso motorio e poi posizionare i cinesini colorati nei cerchi nello stesso ordine della sequenza nascosta.

I giudici possono suggerire ai giocatori tramite gesti (quindi non verbalmente) se l’ordine scelto è corretto.

Se l’ordine è sbagliato devono riportare il cinesino alla partenza e partirà un bambino con un altro colore.

Il gioco può essere anche eseguito con il pallone in conduzione sia all’andata che al ritorno.

Vince la prima squadra che indovina interamente la sequenza.

Il gioco, come detto in precedenza, può stimolare differenti aree.

Varianti per stimolare la memoria

In modo da stimolare maggiormente la memoria, il mister può scegliere una sequenza iniziale e farla vedere per un breve momento ai bambini.

Una volta che questi sono tornati alla partenza, dovranno cercare di completare l’esercizio tenendo a mente la sequenza scelta.

In questo caso si consiglia di aumentare il numero di colori.

Conclusione

L’obiettivo del mister deve essere quello di prediligere metodi che premiano l’apprendimento a lungo termine e non quello a breve termine che rischia invece di creare automatismi.

Il giusto compromesso potrebbe essere la chiave per intraprendere un buon percorso educativo e tecnico.

Spero che il mio articolo per MisterCalcio.com sia stato di tuo interesse, sappi che avrà seguito nella mia prossima pubblicazione.

A presto,

Diego Crepaldi.

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