I test nel calcio per la resistenza aerobica

7 Marzo 2019

Quali sono i principali test usati nel calcio per valutare la resistenza aerobica?

Bentrovati cari colleghi, oggi torno con un nuovo articolo per MisterCalcio.com trattando aspetti atletici con i test nel calcio.

In particolare andremo ad analizzare come valutare i nostri calciatori dal punto di vista del loro profilo fisico.

Sempre più, nel calcio moderno è fondamentale che un giocatore riesca ad esprimere livelli elevatissimi di resistenza, velocità e forza.

Ma come facciamo a capire in quali aspetti i nostri giocatori sono più pronti e in quali invece devono migliorare?

Per nostra fortuna la ricerca ci viene incontro per aiutarci ad avere dei parametri precisi di riferimento.

Perciò vedremo per ogni aspetto fisico quali sono i test migliori da effettuare per valutare il nostro atleta.

Quali sono i test migliori da utilizzare nel calcio?

Sicuramente la capacità principale che tecnici e preparatori vogliono valutare prima e durante la stagione è la resistenza aerobica.

Le capacità aerobiche possono essere definite come quelle qualità che dipendono dal metabolismo aerobico.

Possono essere specificate in termini di potenza aerobica e di capacità aerobica.

Con potenza aerobica intendiamo la quantità di lavoro aerobico svolto nell’unità di tempo.

Con capacità aerobica invece, intendiamo la quantità totale di lavoro effettuabile usando solo le fonti energetiche aerobiche.

I parametri che possiamo osservare per prendere informazioni sul metabolismo aerobico sono certamente:

  • la frequenza cardiaca;
  • la frequenza respiratoria (entrambi aspetti valutabili da chiunque);
  • il consumo di ossigeno ed il lattato ematico (aspetti valutabili solo con strumentazioni particolari).

Da questa definizione capiamo che c’è una distinzione tra test da campo e test da laboratorio.

Noi per praticità e vicinanza alla nostra realtà analizzeremo ovviamente solo quelli inerenti da campo.

Nella moltitudine di questi, distingueremo test di capacità e quelli di potenza.

All’interno di questa distinzione possiamo poi identificare una classificazione dei test considerando:

  • modalità del protocollo (intensità continua o intermittente);
  • intensità (incrementale, costante, o libera);
  • tipo di percorso (corsa lineare o meno);
  • distanza (prefissata o non prefissata);
  • livello iniziale;
  • entità e frequenza degli incrementi;
  • la durata delle pause nei lavori intermittenti.

Il test di Cooper

Il primo test che voglio analizzare è il famosissimo test di Cooper.

Consiste nel correre per 12 minuti con l’obiettivo di percorrere più distanza possibile.

È sicuramente il test più famoso tra quelli a intensità costante.

Il risultato sarà dato dalla distanza percorsa; ovviamente esiste una tabella che in base ai km percorsi ci indica lo stato di forma del nostro atleta.

I vantaggi di un tale test sono da ritrovare nella sua facilità di realizzazione dato che non necessita di particolari attrezzature ed è di facile esecuzione per chiunque.

Di contro essendo un test di corsa continua, non ci permette di imporre un determinato ritmo.

Questo viene lasciato alla sensazione del giocatore e non permette certo di effettuare nella maggior parte dei casi una stima precisa.

Un superamento di questo test è stato sicuramente effettuato con l’uso ad intensità intermittente.

Ciò riesce a fornire informazioni più precise sullo stato delle capacità aerobiche che sono richieste ad un calciatore.

Tra questi uno dei più famosi è certamente il test di Gacon.

Il test di Gacon

Altro test spesso utilizzato è quello di Gacon che consiste nell’alternare tratti di corsa della durata di 45’’ con momenti di recupero di 15’’.

Il test inizia con una velocità di 10 km/h, ovvero si chiede all’atleta di percorrere 125 m in 45’’.

Dopo i 15’’ di recupero il tratto successivo sarà percorso su 125 m + 6,25 m, sempre in 45’’ e cosi via aumentando ogni tratto successivo di 6,25 m fino a quando non si riuscirà più a coprire la distanza nel tempo richiesto.

Questo test è molto efficace perché prevede accelerazioni e decelerazioni e brevi pause.

In tutto questo l’unico difetto importante che prevede a mio modo di vedere è la mancanza di cambi di verso di corsa, cosa quanto mai importante nel calcio moderno.

Per comprendere bene le modalità operative basta seguire il disegno sotto.

Test di GaconIl giocatore ha 45’’ per percorrere il tratto dal cono A al cono B (125 m).

Terminato il primo tratto ci saranno 15’’ di recupero nei quali ci si sposterà fino al cono C.

Da qui appena terminato il recupero si ripartirà di nuovo fino al cono A (131,5m) sempre in 45’’, e si continua cosi lavorando sempre al cono successivo.

Tabella per i test

tabella test

Con il valore ottenuto, ovvero con la distanza massima che il giocatore riuscirà a percorrere potremo stimare alcuni dati interessanti per capire come lavorare durante i nostri lavori intermittenti.

La tabella è più adatta ad un preparatore atletico ma con un pò di impegno può essere compresa da chiunque.

Ad esempio se un nostro calciatore si fermasse allo step 15, quando effettueremo un lavoro intermittente nella nostra settimana tipo di allenamento dovremmo farlo lavorare su 142 m in 30’’ con 30’’ di recupero.

Qualora di decidesse di usare un intermittente 30’’/30’’, oppure su un intermittente 15’’/15’’ la distanza su cui lavorare sarebbe di 71 m, e cosi via in base allo step ottenuto.

Chiaro che nelle nostre realtà dilettantistiche non si potrà individualizzare il programma di allenamento per ogni calciatore, ma quanto meno potremo formare 3-4 gruppi di lavoro che andranno a formarsi per vicinanza di livello raggiunto.

Conclusione

Siamo giunti al termine di questo interessante articolo con la speranza che vi sia piaciuto e possa essere di aiuto a tutti voi.

Continuatemi a seguire, nella prossima uscita vi parlerò di un test a me molto caro: lo Yo-Yo test, che è tra l’altro uno dei più utilizzati nel calcio.

Sono a vostra completa disposizione per qualsiasi curiosità e confronto all’interno della Web-App di MisterCalcio.com.

Vi aspetto, al prossimo appuntamento!

Ciao,

Francesco Pacini.

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