Il 4-4-2 è un modulo per giocare ! Ma è il miglior modulo?
Si discute spesso su quale sia il modulo migliore che una squadra debba applicare….ma ci siamo mai chiesti se siamo davvero informati sulle varie tipologie tattiche per disporre la squadra in campo?
Si pensi a quanto è stato scritto e detto sull’opportunità di scegliere un modulo: 4-4-2, 3-4-3, 3- 4-1-2, 3-5-2.
È meglio uno o l’altro? Si adatta questo o quello? Tante domande alle quali bisogna cominciare a dare delle risposte il più razionali possibili.
Io sono fortemente convinto che una svolta decisiva nel cambiare la mentalità ed aprire nuovi orizzonti tattici in paesi come l’Italia dove si giocava e si adottavano moduli e marcature rigorosamente ad uomo, si ebbe nel 1974 quando esplose il fenomeno Olanda che rivoluzionò il modo di interpretare il calcio.
I principi del calcio totale erano semplici e contemporaneamente rivoluzionari:
1) Pressing a tutto campo
2) Intercambiabilità dei ruoli
3) Marcatura a zona per tutto il campo
4) Squadra corta per favorire gli inserimenti offensivi e i ripiegamenti difensivi
5) Portiere che svolge il ruolo di libero
6) Frequenti inserimenti dei centrocampisti e dei difensori nelle azioni offensive
La principale conseguenza del modello olandese fu la scomparsa del calciatore specializzato, prediligendo un calciatore veloce e resistente, capace di spostarsi rapidamente nelle varie zone del campo e di adattarsi a svolgere tutti i ruoli.
Ai giorni nostri sempre più allenatori inventano schemi ed allenano in modo diverso, ed è certo, che l’influenza dei moduli sopracitati abbia un peso notevole sugli schieramenti delle squadre attuali ma, fondamentalmente, cosa hanno tutti in comune?
Semplice, tutti questi schemi sono discendenti diretti del 4-4-2 e del calcio totale olandese.
Allora anch’io che ho sempre prediletto un modulo con tre difensori nelle mie esperienze da allenatore, mi sono posto alcuni quesiti che mi hanno portato ad effettuare alcune modifiche nelle mie scelte tattiche soprattutto perchè mi sono reso conto che nelle categorie giovanili quanto offre il 4-4-2 come fase difensiva e come occupazione omogenea degli spazi del campo specialmente nella fase di non possesso palla, non lo offre nessun sistema di giuoco.
Sicuramente avere una squadra propensa alle fase offensiva schierando una difesa a tre con cinque centrocampisti o tre punte e così via almeno sulla carta è sintomo di spettacolarità ma mio caro GIACOMO è vero che nel calcio per vincere bisogna come dici tu fare GOOOOOOOLLLLLLLLL ma non dimentichiamoci che bisogna anche non prendere GOOOLLLLLLL e come possono 3 difensori (di cui uno arretrato) occupare meglio e più spazio di 4 difensori?
E tra l’altro una delle conseguenze della disposizione con 3 difensori impone alla squadra l’obbligo di avere un solo esterno per fascia con determinate caratteristiche:
• buona interdizione soprattutto quando fa il “terzino”;
• buona velocità per le azioni di contropiede e per guadagnare profondità;
• grande capacità di dribbling in prossimità dell’area avversaria;
• gran tiro per quando entra in area;
• gran capacità di crossare per quando arriva sul fondo del campo avversario.
Veramente c’è qualcuno che crede possa esistere ai nostri livelli un giocatore con capacità condizionali e tecniche tutte così evolute? Difficile molto difficile, spesso questo ruolo da esterno nelle categorie in cui noi operiamo, è ricoperto da difensori laterali “riciclati” che fanno bene la fase di non possesso palla ma spesso non sono brillanti in fase di proposta commettendo grossolani errori di tecnica individuale .
Sbagliano molto perché gli viene chiesto molto sotto il profilo energetico e se si vuole salvaguardare lo spettacolo, l’efficacia e la pulizia del gesto, non si possono creare queste situazioni.
Potremmo continuare la nostra analisi affermando che davanti ai 3 difensori ci sono quasi sempre due centrocampisti centrali di “quantità” o interditori decisi che hanno essenzialmente due funzioni:
1) filtrare centralmente le azioni avversarie;
2) proteggere e supportare il trequartista centralmente.
QUINDI il nocciolo della questione lo abbiamo raggiunto: questo squilibrio di squadra nasce per dare libertà al numero 10 e siamo proprio sicuri che tutto questo sia positivo per esaltare le qualità tecnico tattiche del nostro n 10? Senza avventurarci in altre analisi tattiche che possono sicuramente non trovare consensi io credo che 4-4-2 è meglio perché vengono meglio esaltate le caratteristiche tecnico tattiche dell’individuo ma soprattutto la ricerca della spettacolarità o meglio della fase offensiva a tutti i costi, è assolutamente condizionata dalle caratteristiche dei giocatori che un allenatore ha a disposizione.