Small sided games: muovere l’avversario, attaccare l’ultima linea avversaria con inserimento

5 Marzo 2020

Mister ti presento il mio nuovo articolo per MisterCalcio.com nel quale parlerò dello small sided games che ha come obiettivo muovere l’avversario e attaccare l’ultima linea avversaria con inserimento.

Obiettivo dello Small sided games: attaccare l’ultima linea avversaria con inserimento

Questa esercitazione può essere rivolta a tutte le categorie dell’attività agonistica, dai giovanissimi agli adulti, naturalmente con gli opportuni accorgimenti.

Non è da escludere un suo utilizzo neppure con la categoria esordienti.

Nel corso delle ultime stagioni mi è capitato di svilupparla sul campo con squadre di giovanissimi e allievi, ottenendo buoni risultati in termini di efficacia.

A seconda della categoria e delle capacità dei giocatori a disposizione, potranno essere modificate alcune regole o il numero di elementi coinvolti, aumentando o diminuendo la complessità della proposta in base alle capacità dei giocatori.

Si tratta di uno small sided games che può essere inserito già nella fase di attivazione o dopo un opportuno riscaldamento, sempre tenendo presente la categoria e il periodo dell’anno in cui ci alleniamo (maggior attenzione nei mesi più freddi e con le categorie più grandi).

Le dimensioni del campo di gioco dipendono come sempre da numerosi fattori, quali:

  • la categoria;
  • il numero di elementi coinvolti;
  • le capacità dei giocatori;
  • le condizioni del terreno di gioco;
  • il giorno della settimana in cui inseriamo la proposta.

Tuttavia, si predilige un orientamento prevalentemente in ampiezza, dividendo il campo verticalmente in tre zone, con quella centrale un po’ più grande.

Su una linea di fondo campo vengono posizionate 3 porticine, una al centro di ogni zona, mentre sull’altra linea di fondo vengono collocate alcune sagome nella zona centrale.

Small sided games

Small sided games per attaccare l'ultima linea avversaria

Il numero di giocatori impiegati in figura è di 10 ma è solamente un dato indicativo.

Vengono formate due squadre da 4 giocatori ciascuna e scelti 2 jolly per il ruolo di laterale e interno.

Una prima variante potrebbe essere quella di cambiare il ruolo dei jolly, scegliendo 2 laterali o 2 interni.

La proposta nel corso degli anni l’ho tuttavia sviluppata anche con numeri maggiori, dal 6 contro 6 +2 jolly fino ad un lavoro a pieno organico.

Le due squadre vengono schierate in posizione, ma con la possibilità di muoversi liberamente, sia in fase di possesso che di non possesso.

Alle due squadre vengono assegnati compiti differenti, invertendo i loro obiettivi a metà esercitazione.

L’obiettivo della squadra blu è quello di inserirsi nella zona di meta avversaria con una corsa proveniente da uno dei due corridoi laterali, quindi con un taglio.

Dalla zona centrale ci si potrà alzare in zona meta al fine di guadagnare tempo e spazio per una possibile ricezione (no punto in questo caso, ma la palla rimane in possesso della squadra che ne è in possesso).

L’inserimento in zona di meta dovrà avvenire con le tempistiche corrette affinché il punto venga convalidato.

L’obiettivo della squadra bianca è invece quello di muovere la sfera su tutte e tre le zone prima di poter segnare in una delle tre porticine.

Inoltre, dovranno essere realizzati al massimo due passaggi consecutivi all’interno della stessa zona per poter segnare nella medesima porticina.

Il che significa che se eseguo 3 passaggi in una zona, momentaneamente non potrò segnare in quella porticina corrispondente.

Si può giocare a tocchi liberi o vincolati.

In fase di transizione positiva si ricerca il consolidamento del possesso mediante un passaggio sicuro, probabilmente in ampiezza o a sostegno.

Fase di possesso e fase di non possesso

In fase di non possesso i principi di gioco ricercati sono quelli di:

  • muoversi come un blocco compatto e difendere principalmente la zona centrale;
  • scivolare in zona palla quando questa si muove sull’esterno.

In fase di possesso i principi di gioco ricercati sono invece:

  • creare i presupposti per una palla aperta e successivo attacco della profondità;
  • alternare velocemente il fronte d’attacco, attirando la squadra avversaria in una zona per poi attaccarla dove concede spazio;
  • ricerca di mobilità mediante interscambi di posizione (le posizioni sono solo una posizione di partenza);
  • creazione di un rombo con palla sull’esterno, al fine di assicurare un possesso stabile.

Conclusione

Siamo giunti al termine di questo mio nuovo articolo per MisterCalcio.com con un altro esercizio archiviato nel mio profilo.

Spero ti sia piaciuto Mister, ma soprattutto che sia per te di spunto per il lavoro da portare sul campo.

A presto,

Diego Franzoso.

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