La Scuola Calcio – Il punto di partenza di giovani calciatori

10 Settembre 2018
Rondo-per-Pulcini-Esordienti

Oggi nell’articolo odierno, affrontiamo un discorso a me molto caro, la scuola calcio.

Ci tengo ad evidenziare che il settore scuola calcio è per me un punto di partenza per i giovani calciatori, e merita tanta attenzione a riguardo.

Come viene vista la scuola calcio

Molto spesso si pensa che sia facile e poco impegnativo lavorare con i bambini, io credo il contrario.

Avere a che fare con bimbi in questa fascia di età è una vera e propria responsabilità.

È molto importante che abbiano la possibilità di divertirsi, scoprire, esplorare e sperimentare.

Va loro concesso il tempo e l’opportunità di sbagliare e capire, trovando da soli la soluzione ai problemi.

In ogni fase del loro percorso sportivo vanno aiutati con pazienza a comprendere e sviluppare le loro doti e le loro caratteristiche.

Bisogna insegnargli il valore di questo sport nel rispetto delle regole, che gli serviranno nella vita di tutti i giorni.

Ma il compito ancora più difficile è farli lavorare secondo conoscenze ed esperienza, per evitare di fare errori che potrebbero essere causa di danni sul loro corpo.

Ovviamente questo è l’aspetto fondamentale dal quale non si può prescindere e per questo bisognerebbe scegliere sempre educatori che abbiano conoscenze e competenze a riguardo.

Capita invece che le società sportive non attribuiscano il giusto valore al settore di scuola calcio, reputandolo solo una fonte dalla quale attingere per investire sulle prime squadre.

Non hanno capito che il vero investimento del futuro sono i nostri piccoli giocatori (sfogo personale 🙂

L’importanza della crescita dei nostri giovani calciatori

La crescita psicomotoria dei bambini deve essere equilibrata ed armoniosa.

È necessario che siano seguiti in modo qualificato ed attento nel loro percorso, ovvero con una programmazione di lavoro che tenga conto di tutte le componenti legate alla sfera sportiva :

  • le capacità motorie;
  • le capacità coordinative;
  • sviluppo della tecnica individuale;
  • le capacità cognitive e reattive;
  • gli obiettivi didattici, e molte altre.

Ogni fase di questa crescita, prevede una proposta didattica differente, adatta all’età e alla categoria che andremo ad allenare.

I soggetti con i quali andiamo a trattare hanno dai 5 anni in su e quindi dobbiamo tener conto dello sviluppo fisico.

I bambini in questa età sono ancora fragili a livello scheletrico.

Inoltre anche lo sviluppo motorio e cognitivo è di vitale importanza.

Il primo perché bisogna lavorare su tutti i movimenti che sono poco produttivi ed efficaci; il secondo perché i bambini hanno difficoltà di attenzione e concentrazione.

Quindi la scuola calcio deve essere un connubio di insegnamento dell’area didattica ed educativa.

Gli obiettivi da raggiungere e perseguire durante l’anno per quanto riguarda l’area didattica sono:

  • insegnare le regole fondamentali del gioco del calcio;
  • principi fondamentali;
  • prendere confidenza con l’attrezzo di gioco strettamente correlato al divertimento.

Per quanto riguarda invece l’area educativa gli obiettivi da raggiungere possono essere:

  • l’area affettiva e di socializzazione;
  • la parte cognitiva;
  • l’area psico – motoria.

Al termine del periodo di lavoro annuale i ragazzi devono essere riusciti ad apprendere gran parte di queste capacità.

Esercitazioni per la scuola calcio

Oggi voglio fare un viaggio insieme a voi proponendovi alcune esercitazioni legate al mondo della scuola calcio.

La prima che voglio sviluppare è quella del ruba palla che diverte sempre molto i nostri campioncini, spesso utilizzata per i piccoli amici e i primi calci.

Attivazione piccoli amici e primi calci - ruba pallaDescrizione

In un campo di dimensioni 18×18 metri si svolgerà un gioco chiamato ruba palla, nel quale il mister assegna un numero per ogni giocatore dall’1 al 3.

Quando viene chiamato il numero, i rispettivi bambini devono correre al centro per conquistare il pallone e sviluppare un 1vs1 con l’obiettivo di fare goal nella porticina.

La squadra blu attaccherà la porta contrassegnata da cinesini blu, la squadra rossa quella opposta.

Variante

Il mister può chiamare due numeri per squadra per un 2vs2, ma per creare superiorità ed inferiorità numerica può chiamare due numeri dello stesso colore e uno dell’altro.

Proseguiamo con la nostra progressione sviluppando un’esercitazione della fase centrale dell’allenamento dei nostri piccoli riguardante la categoria pulcini.

Rondos per pulcini

Descrizione

Predisponiamo un campo (quadrato o rettangolo), lati max 8/10 mt.

All’esterno dello stesso inseriamo 4 giocatori blu (1 per lato).

Il giocatore rosso all’interno, ha l’obiettivo di recuperare il pallone, una volta conquistato, cambia la posizione con il giocatore al quale ha intercettato il pallone (per questo la casacca nelle mani è una buona strategia per velocizzare i tempi di ripresa del gioco).

I giocatori blu hanno l’obiettivo di fare 5 passaggi di seguito, una volta effettuati, potremmo inserire loro l’obbligo di unirsi in un abbraccio entro 2/3 secondi ( che accresce sicuramente l’aspetto ludico), per assicurarsi il punto!

Nella prosecuzione della sessione per quanto riguarda la fase finale dell’allenamento propongo una partita 7vs7 per la categoria pulcini.

Scuola Calcio - Partita finale pulcini 7vs7

 

Descrizione

In un campo di dimensioni 55×38 metri ha luogo una partita per la categoria pulcini 7vs7, una squadra schierata con il 2-3-1 l’altra con l’3-2-1.

Nella partita finale non mi piace dare alcun vincolo o alcuna restrizione ai nostri giovani che devono essere liberi di esprimersi come meglio credono.

Negli ultimi anni lamentiamo che non emergono più talenti nel calcio italiano, questo secondo me è un errore che si è protratto nel tempo impedendo e soffocando l’estro dei piccoli calciatori, proprio a partire dalla scuola calcio.

Suggerire ai piccoli una soluzione di gioco, non li aiuta nella crescita, hanno bisogno di poter provare.

Lasciamoli liberi di diventare dei giocatori pensanti!

Sarà l’arma vincente ne sono sicuro.

Conclusione

La specificità dell’allenamento fa si che ci si possa distinguire da tutte le altre realtà.

Il tutto però deve essere legato ad un contesto di programmazione di crescita pluriennale che permetterà al bimbo di coltivare e migliorare le proprie doti per arrivare ad essere un calciatore adulto e formato.

Spero di essere stato di aiuto a voi Mister!

Ciao,

Mister Carlo.

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