Principi di tattica individuale in fase di non possesso

20 Giugno 2021

Nell’articolo di oggi per MisterCalcio.com, trattiamo il secondo appuntamento di “situazioni di gioco semplici per allenare i principi di tattica individuale in fase di non possesso.

Si tratta di tre situazioni di gioco semplici a numero ridotto, a mio avviso estremamente appropriate per le categorie esordienti, giovanissimi e allievi ma che sarei molto curioso di vedere svolte anche da qualche squadra di adulti di buon livello.

Soprattutto tra i grandi siamo ormai abituati a vedere diagonali e piramidi difensive, la linea sempre perfettamente allineata e che lavora ottimamente di reparto.

Ma la tattica individuale?

Da ormai diverse stagioni sono giunto ad una mia personale convinzione: “se sai difendere BENE individualmente e se sai farlo in collaborazione con un compagno, il 90% del lavoro è fatto”.

Nel discuterne con qualche collega mi sono a volte sentito rispondere: “i miei esordienti già lo sanno fare l’1 contro 1, ora dobbiamo allenare la diagonale”.

Fermo restando che ognuno fa ciò che vuole, quello che da qualche anno osservo sul campo, pur lavorando con giovani selezionati e di qualità, è parecchio lontano da questa affermazione.

Per questo motivo sono solito dedicare 25-30 minuti a settimana esclusivamente alla cura del difendente, pur consapevole che in queste situazioni di gioco comunque si alleneranno inevitabilmente e in contrapposizione, dei principi di tattica individuale in fase di possesso.

Duelli 1 contro 1

Vedremo dunque tre situazioni, di circa 8-10 minuti ciascuna, in cui il Focus è esclusivamente sul difensore, concentrandoci oggi sul duello 1 contro 1.

Quando si parla di duello 1 contro 1 la “stragrande” maggioranza di noi pensa a finte e dribbling per superare il difendente, ma perché questa situazione non possiamo leggerla al contrario, offrendo tutti gli strumenti al giocatore senza palla per fronteggiare l’attaccante?

Predisponiamo un campo di gioco di forma rettangolare.

Le dimensioni dello spazio dipendono come sempre da numerosi fattori, quali soprattutto:

  • le capacità tecnico-tattiche dei giocatori a disposizione (ma anche condizionali);
  • il giorno della settimana in cui inseriamo la proposta;
  • la categoria di riferimento e le condizioni del terreno di gioco; anche quest’ultime non sono affatto da sottovalutare, soprattutto quando il fondo è pesante (fango).

Il numero di giocatori utilizzati “non è quantificabile”, mi spiego meglio.

Si parte da un minimo di 4-5 giocatori, fino a coinvolgerne anche 14-16, dipende.

Da un lato dobbiamo assicurare ai giocatori un tempo di recupero tra una ripetizione e l’altra queste situazioni, attraverso frenate, accelerazioni, cambi di direzione, arresti e ripartenze, sollecitano i giocatori dal punto di vista della forza, dall’altro non dev’essere nemmeno troppo eccessivo, garantendo al giocatore solamente pochissime ripetizioni.

Nel caso aveste a disposizione almeno un collaboratore di fiducia, possiamo predisporre due campi, dividendo in questo modo il gruppo.

Situazione Uno: difesa della porta e 1c1 frontale

Esercitazione pratica

Gli attaccanti arancioni (a1) e (a2) si trasmettono palla, a 2 tocchi obbligatori, per cogliere il difensore blu mal posizionato e segnare in una delle tre porticine (il gol può essere realizzato solamente di prima intenzione) mentre (d) scivola e cerca solamente l’intercetto.

Il difensore quindi non può intervenire direttamente a contrasto, ma agisce a circa 8-10 metri di distanza, chiudendo le traiettorie di passaggio/tiro.

Immediatamente susseguente al tiro di uno tra (a1) e (a2) (che deve avvenire entro 4-5 passaggi tra loro), entra in campo in conduzione l’attaccante arancione (a3) per dar inizio all’1 contro 1.

L’attaccante cerca la meta in una delle due porte gialle.

Focus difensore:

  • difesa della porta;
  • contrasto diretto e indiretto;
  • accorciare e presa di posizione;
  • scelta del tempo d’intervento.

Situazione Due: anticipo e 1c1 spalle alla porta

Gli attaccanti arancio (a1) e (a2) si trasmettono palla per servire in qualsiasi momento il compagno (a3), passivo, che viene anticipato da (d) che, nel suo intervento, cerca di servire (a4).

Quest’ultimo dovrà innescare (a3), questa volta attivo, per dar vita all’1 contro 1 con (d).

C’è il fuorigioco. L’attaccante cerca la meta sulle due porte blu.

Focus difensore:

  • anticipo;
  • marcamento;
  • difesa della profondità come scelta prioritaria.

Situazione tre: 1c1 laterale

L’attaccante arancio esegue un auto-passaggio in verticale che dovrà superare la linea dei due coni gialli; a questo punto sprinta sulla palla.

Il difensore blu deve tagliargli la strada e utilizzare il proprio corpo per frapporsi tra la palla e l’attaccante.

L’attaccante cerca la meta sulle due porte gialle.

Focus difensore:

  • difesa della porta;
  • marcamento;
  • utilizzo del proprio corpo per frapporsi tra palla e avversario.

Osservazione

Cambiamo i ruoli tra attaccanti e difensori?

Fermo restando che sarebbe sicuramente utile, soprattutto in ambito di settore giovanile, bisogna fare una scelta.

Cambiare i ruoli significa da un lato ampliare a tutti il bagaglio, dall’altro togliere ai difensori, i giocatori maggiormente interessati negli obiettivi dell’esercitazione, alcune ripetizioni.

Ciò dipende naturalmente anche dal numero di giocatori a disposizione e dalla possibilità o meno di predisporre due campi di gioco.

Infine, le porticine per la meta.

Queste sono state utilizzate in assenza dei portieri.

Nel caso li si avesse a disposizione, possiamo inserire porte e portieri.

Per ulteriori approfondimenti vi rimando al mio e-book: “Allenare le mini-situazioni: Progressioni su Attacco e Difesa”, in cui troverete circa 300 situazioni di gioco ideate per allenare i Principi di Tattica Individuale e Collettiva in fase di non possesso e di possesso.

L’ebook lo potete trovare a questo link: https://www.ideacalcio.net/ebook-allenare-le-mini-situazioni-di-gioco.

Conclusione

Eccoci alla conclusione di questo mio nuovo articolo per MisterCalcio.com.

Ti aspetto per la prossima pubblicazione.

Ciao,

Diego Franzoso.

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