L’importanza della postura e della coordinazione nel settore giovanile

27 Ottobre 2023

Ciao Mister, sono felice di presentarti il mio primo articolo per MisterCalcio.com, nel quale ti parlo dell’importanza di allenare la postura e la coordinazione nel settore giovanile.

Facendo da preparatore atletico, la richiesta maggiore che viene fatta da parte degli allenatori è quella di colmare le lacune coordinative dei loro giocatori.

Solitamente, gli stessi allenatori, sono molto preparati sull’allenamento della resistenza e della rapidità, ma hanno bisogno di maggiore sostegno per curare la parte coordinativa.

È importante quindi strutturare una seduta di allenamento che porti nuovi stimoli a livello coordinativo ai nostri ragazzi permettendo così di migliorare il bagaglio di capacità motorie di ognuno di loro, in modo da adattarsi alle varie situazioni di gioco senza nessuna difficoltà.

La coordinazione si allena facendo soprattutto COSE NUOVE E DIFFICILI!

Ma cosa si intende per Postura?

Facciamo un passo indietro però, prima della coordinazione esiste la postura di un soggetto, la quale è estremamente importante per affrontare movimenti in fase di sforzo, specie se parliamo o facciamo riferimento ad uno sport come il calcio.

In effetti le metodologie posturali sono entrate a pieno titolo nella preparazione fisica degli atleti, ed in particolar modo quelle dei calciatori, essendo inserite nella normale programmazione atletica. 

La postura ha una forte valenza dinamica: lo schema posturale e corporeo rivestono un ruolo importantissimo per l’equilibrio funzionale.

La propriocezione, ad esempio, deve rappresentare un lavoro decisivo per la formazione del giovane calciatore, sia in forma statica che dinamica.

Il calcio è uno sport essenzialmente asimmetrico e, salvo il portiere, privilegia l’utilizzo degli arti inferiori; per questo motivo, il calciatore acquisisce, nel corso degli anni, una postura che rispecchia i carichi di lavoro a cui settimanalmente deve far fronte. 

Il preparatore atletico deve tener conto di alcuni aspetti chinesiologici, come il funzionamento delle catene muscolari.

Le catene muscolari statiche e dinamiche lavorano insieme per ottimizzare le prestazioni dei calciatori e mantenere il loro equilibrio fisico e mentale. Questi sistemi collaborano per ridurre il rischio di infortuni e per affrontare le sfide fisiche uniche di questo sport. Possiamo immaginare queste catene come circuiti fluidi e coordinati che guidano e distribuiscono le forze necessarie per il movimento e la performance.

Possono suddividere in:

  • catena statica posteriore;
  • catene rette anteriori;
  • catene rette posteriori;
  • catene crociate posteriori;
  • catene crociate anteriori.

Come allenare la coordinazione?

Nei ragazzi in età adolescenziale, le capacità coordinative sono di fondamentale importanza, in quanto permettono loro di conoscere il proprio corpo e di gestirlo al meglio durante le esercitazioni e le situazioni di gara.

Prima di eseguire un movimento specifico, è fondamentale apprenderlo, e ciò coinvolge aspetti cognitivi come individuare, ricevere, elaborare e memorizzare le informazioni necessarie.

Nel piano di allenamento dei calciatori, si propone di ridurre al minimo il tempo dedicato all’approccio tradizionale dello stretching, sostituendolo con posizioni globali che evitano compensazioni. Queste posizioni globali verranno integrate in tutte le sessioni di allenamento, ad eccezione di quelle incentrate principalmente sulla tattica.

Le prime sedute non devono mai superare i 15 minuti, per arrivare gradualmente anche a 60 minuti, mentre la durata e l’intensità variano da soggetto a soggetto.

Posture Mezieres (vedi sopra)

Bisogna, altresì, individuare le eventuali lacune o gap fisici che ogni giocatore, dal punto di vista coordinativo, può essere carente per diversi motivi:

– COORDINATIVE: cioè, la difficoltà di gestire le situazioni motorie diverse da quelle a cui è più abituato. In questo caso si effettuano lavori con gesti motori nuovi e difficili possibilmente ad intensità medio/alte.

– DI MOBILITA’: solo per fare un esempio, se non riesco a piegare bene la caviglia, non riuscirò mai ad inclinare bene il busto in avanti per accelerare. Allo stesso tempo, se non riesco a divaricare sufficientemente le gambe, difficilmente sarò efficace nei cambi di direzione.

-TECNICA DI CORSA: se corro male, tutti i gesti tecnici e motori saranno scoordinati. Il mezzo d’allenamento per lavorare sulla tecnica di corsa sono gli “sprint”.

– FORZA: anche questa qualità è fondamentale, soprattutto la sua applicazione in regime di rapidità ed esplosività.

Le esercitazioni devono essere svolte nel completo controllo motorio delle stesse con la massima precisione possibile, evitando così l’acquisizione di gesti motori scorretti. Per questo motivo, ogni esercitazione deve iniziare con un ritmo basso, aumentando gradualmente la velocità di esecuzione. Bisogna prendere in considerazione il concetto “dal semplice al complesso”.

Conclusioni

Per concludere quindi abbiamo visto quanto è importante allenare aspetti non propriamente “tecnici” per la crescita di un giocatore.

Ovviamente non è possibile spiegare tutto accuratamente solo con questo breve estratto; per questo motivo cercherò nei prossimi articoli di entrare più nello specifico di tutti i vari aspetti di cui abbiamo parlato, fornendo alcune esercitazioni utili al miglioramento della coordinazione.

Quindi cari allenatori non resta che augurarvi una buona stagione e ci vediamo al prossimo articolo.

Grazie a tutti e al prossimo lavoro.

Luca Rufini

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